"Via la ciclabile da corso Gelone, traffico non si cura stringendo ancora le strade"
“La pista ciclabile in corso Gelone è follia. Non può passare da lì. Nella rimodulazione annunciata dal Comune di Siracusa, chiederemo di cancellare il passaggio su corso Gelone”. Il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, non usa mezze misure. Pacato ma fermo, dà voce con forza al pensiero dominante tra i commercianti (e non solo). “Con la situazione attuale, la pista ciclabile non può passare da corso Gelone. Voglio dire, per il volume attuale di auto in circolazione e traffico cittadino, non si può immaginare lì una ciclabile. Troviamo soluzioni alternative – invita Piscitello – oppure sforziamoci di cambiare la mobilità a Siracusa”.
Se non diminuiscono i veicoli circolanti a Siracusa, “non è possibile immaginare una restrizione di questo tipo” sottolinea ancora il numero uno provinciale di Confcommercio. Bene l’apertura del Comune di Siracusa, pronto a rimodulare l’opera come annunciato dal sindaco, Francesco Italia. Avviata per questo una interlocuzione con la Regione, per non perdere i finanziamenti. “Bene, accogliamo con favore la volontà di aprire un confronto. Corso Gelone è una zona ad alta densità commerciale e purtroppo in sofferenza in questi anni. Sono mancati gli interventi appropriati ed è cambiato il commercio. Senza i servizi, oggi si rischia la desertificazione. E la ciclabile oggi sarebbe il colpo di grazia. Pensate che, nel giro di pochi anni, siamo passati da una densità commerciale su corso Gelone di oltre 9 attività per mille abitanti, ad appena 7. E il trend è ancora in discesa. Con interventi fatti senza una visione complessiva, facciamo un fortissimo danno alla città”, l’analisi di Piscitello.
Ed a poco varrebbero, secondo Confcommercio, le rassicurazioni sugli spazi per il passaggio delle auto ed il numero di posteggi comunque garantito nelle vie limitrofe. “La ciclabile di per sè non è negativa e noi non siamo contrari. Ma siamo contrari alle modalità con cui si sta operando a Siracusa. Ci sono troppe auto su strada e la prima soluzione è restringere le strade? Non credo funzioni. Prima di tutto servirebbe un servizio di trasporto urbano. E magari corsie riservate ai bus, prima ancora che alle bici. E comunque – sentenzia Piscitello – anche sui posteggi: senza comunicazione e confronto sarà il solito caos”.
Intanto è caos per i lavori avviati nella zona Teocrito. “Lavori in zona turistica ed in stagione turistica, fino a giugno. Si rischia di bloccare per tre mesi l’area, ci sembra una follia. Sappiamo che il progetto risale al 2018, ma sino ad oggi è mancata una cosa fondamentale: un piano di trasporto che faccia in modo che diminuisca il parco di auto che circolano in città. Se non diminuiscono i veicoli circolanti, non è possibile immaginare una restrizione di questo tipo”.