Via Tisia riqualificata finisce sott’acqua, sottovalutati gli avvisi? “Pronti i correttivi”

 Via Tisia riqualificata finisce sott’acqua, sottovalutati gli avvisi? “Pronti i correttivi”

Alla fine, avevano ragione i critici. Avevano messo in guardia, anche facendo ricorso a pareri tecnici: in caso di pioggia, la riqualificata via Tisia sarebbe finita sotto centimetri di acqua. L’acquazzone di sabato scorso ha evidenziato l’esistenza del problema, decisamente più marcato rispetto al passato. Sarà forse colpa dell’innalzamento della rinnovata sede stradale, sarà forse a causa della rotonda rialzata all’incrocio con via Pitia, sarà per via di un sistema di raccolta e deflusso delle acque piovane già di suo sottodimensionato: fatto sta che non è passato inosservato quanto accaduto nella rinnovata ed elegante area, dove l’acqua ha persino raggiunto l’interno di alcuni negozi.
“Sono molto seccato”, ammette il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Temo sia stato sottovalutato il tema”, aggiunge. Ed è una frase sibillina. Chi ha seguito le varie fasi del grande cantiere di riqualificazione di via Tisia, infatti, ricorda come l’assessore Enzo Pantano avesse sollevato il tema della regimentazione delle acque piovane, temendo che la collettazione esistente non fosse sufficiente. Considerazione dettata anche dai problemi che via Tisia riscontrava – sotto questo aspetto – anche prima della riqualificazione che ha, però, finito per amplificarli. La considerazione fatta era semplice: c’è una condotta, ma forse era sufficiente negli anni 80 e per questo era lecito pensare ad un suo ampliamento. Perchè, alla fine non si è allora non si è fatto? “Le scelte tecniche finali – spiega pacato e senza accuse – spettano al progettista ed ai tecnici comunali. E bisogna rispettarne le competenze”.
Quanto accaduto però rende evidente come, in occasione dei progetti di riqualificazione urbana, si debba tenere conto delle nuove esigenze di regimentazione delle acque, soprattutto in un città come Siracusa ha sconta già le conseguenza della scelta duale e non felice compita a cavallo degli anni 70/80 del secolo scorso. “E’ un aspetto che terremo in considerazione”, assicura il sindaco Italia. “Certo, comporterà un aumento vertiginoso dei costi, ma dobbiamo farlo. E non ci sottrarremo”.
Ora però si deve correre ai ripari in via Tisia. E fortunatamente potrebbero aiutare semplici correttivi. Come ad esempio alcune caditoie a nastro nei pressi della rotatoria rialzata al centro delle polemiche. Questo dovrebbe bastare per far defluire l’acqua piovana prima che si acconchi pericolosamente. Confluirebbe sotto la rotatoria e da lì sarebbe incanalata naturalmente (per pendenza) verso largo Dicone e via Damone.
Poche settimane – entro novembre rassicurano fonti comunali – e questi accorgimenti saranno operativi. Non resta che attendere. E sperare che nel frattempo non piova troppo.

 

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