Viale Tisia, gli alberi e l’ombra: Pd e Bandiera (FI) bocciano i platani. “Meglio arancio amaro”
Un acceso dibattito sta accompagnando la scelta degli alberi da piantumare nella via Tisia riqualificata che nascerà al termine dei lavori in corso. Nella centrale area commerciale e residenziale, sono state considerate – da progetto – essenze come il citrus o l’arancio amaro. Ma nelle ultime settimana ha preso corpo un movimento di opinione che chiede grandi alberature per grandi zone d’ombra, indicato i platani come al posto degli alberi inizialmente scelti. Una idea che richiederebbe – per tradursi in pratica – una variante al progetto a cantiere aperto, con conseguenti ritardi nella consegna dell’opera.
Sul tema delle alberature è intervenuto anche il Pd di Siracusa, con il segretario Santino Romano che assume una posizione antitetica rispetto a qu ella del presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo, che invece spinge per i platani.
“Nell’opinione pubblica si è sviluppata l’idea di avere una occasione per la realizzazione di un’alberata, una emotiva adesione forse legata al momento attuale in cui si dibatte su transizione ecologica e surriscaldamento climatico. Questo ha portato alla semplificazione del problema che si è ridotto a ‘alberi si, alberi no’, tralasciando la complessità di un approccio di carattere prettamente tecnico”, scrive in una nota il segretario cittadino del Pd.
Per Romano sono quattro i punti da considerare, per una corretta decisione. E tutti paiono bocciare la scelta eventuale dei platani. Il primo: “la compatibilità tra i fabbricati e le alberature, in una strada che per sua dimensione e vocazione è caratterizzata da intensi flussi pedonali non solo di residenti ma anche e soprattutto di consumatori, non appare tecnicamente assicurata”. Il secondo chiama in causa le dimensioni degli alberi: “l’impianto di alberi di minori dimensioni rispetto ai platani, consentirebbe di ombreggiare adeguatamente gli spazi a terra senza interferire con il contesto, permettendo la realizzazione, in spazi adeguati, di aree di sosta pedonale e relax”. C’è poi un aspetto tecnico, legato alla “presenza di roccia compatta quasi affiorante” che “renderebbe precario lo stato complessivo delle alberature di alto fusto che verrebbero costrette in spazi e luoghi a loro innaturali e generando inevitabilmente il degrado delle pavimentazioni, rendendole sconnesse per i
cittadini e impercorribili per i disabili”. Infine, “la realizzazione di uno scavo di mt. 2×2 con profondità di mt. 1.5, oltre a non garantire l’armonioso sviluppo dell’albero impatterebbe in modo devastante con il sistema dei
sottoservizi”. Alla luce di queste considerazioni, il Pd di Siracusa chiede al Comune di intervenire al più presto con una posizione chiara sulla vicenda che valga come pietra tombale su tutte le discussioni in atto.
Anche Edy Bandiera è intervenuto sul tema, rispondendo ad una domanda su FMITALIA. L’ex assessore regionale all’agricoltura, agronomo di professione, spiega che “in città per coniugare le esigenze di abbellimento ed ombra con la necessità di evitare di allocare specie arboree che poi danneggiano marciapiedi e strade, le scelte sono quasi obbligate: arancio amaro, sempreverde, o un oleandro sempreverde fiorito. I platani? No, sono dannosi rispetto alle altre specie. Poi, per carità, chi ha in mano il pallino scelga. Ma lo faccia con attenzione per evitare che tra dieci anni dobbiamo poi pentirci della scelta fatta oggi”.