Vietato cantare a Floridia: in zona arancione stop alla musica dal vivo nei locali
Il sindaco di Floridia lo aveva anticipato nei giorni scorsi: i numeri del contagio sono troppo alti, per cui sarebbero state adottate tutta una serie di misure per limitare le occasioni di diffusione del virus. Detto, fatto. Con il rinforzo della proclamazione anche di Floridia “zona ad alto rischio”.
E così, tra i provvedimenti, insieme a quello che dispone la dad per scuole fino al 19 gennaio (ordinanza non revocata), ce ne è anche uno che introduce un divieto particolare: vietato cantare.
In realtà, l’ordinanza del primo cittadino dispone lo stop in zona arancione dei live musicali nei locali pubblici. Il che, tradotto, significa stop a pianobar, karaoke e concerti dal vivo. “Siamo in zona arancione, mi dispiace ma non li autorizzo. Non mi sembra davvero il momento. Anche perchè poi si generano situazioni con gli avventori difficili da gestire anche da parte degli stessi titolari. Sono volati schiaffi sol perchè avevano chiesto di indossare la mascherina. Allora intervengo e tolgo l’occasione. Mi spiace, sono giovane anche io e capisco il valore sociale dell’intrattenimento. Ma nei due locali che offrono musica dal vivo, uno è angusto e l’altro sotto ai portici, con scene all’esterno che per ora non dovrebbero accadere. Non voglio danneggiare nessuno, piuttosto tutelare tutti in questa fase difficile, anche per Floridia”, commenta il sindaco Carianni.
Quello del sindaco di Floridia non è un capriccio. Ci sono anche studi scientifici alla base dello stop alla musica dal vivo ed in particolare al canto. Studi eseguiti durante fase 1 e fase 2 hanno segnalato la “pericolosità” (ai fini del contagio) degli aerosol: gridando o cantando, viene liberata una quantità di particelle respiratorie cinquanta volte superiori. E queste particelle in sospensione si concentrano nell’aria, aumentando il rischio di contagio, se non interviene una adeguata ventilazione capace di assicurare una immediata diluizione degli aerosol. A Floridia, ieri, i positivi erano 423. In quarantena 27 floridiani, 6 i ricoverati di cui 1 in terapia intensiva.
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