Villasmundo. Acqua a singhiozzo e non potabile, protesta dei residenti: "Rimborsi o niente tributi locali"
Una situazione che i residenti ritengono grave e per la quale chiedono un intervento immediato del Comune, rendendola nota al prefetto, Armando Gradone, al Procuratore capo, Francesco Paolo Giordano e alla Siam. Un problema legato alla carenza idrica che, nel territorio di Villasmundo centro, si verificherebbe da maggio, con una serie di disagi connessi. Alcune decine di residenti hanno deciso, dunque, di sottoscrivere un documento. “Per sopperire a tale disagio-si legge nel documento.- l’amministrazione a fine maggio, con dei lavori urgenti, colloca il pozzo di contrada Mungina, privo di qualsiasi requisito di potabilità , con l’acquedotto centrale, dimenticandosi anche di ripristinare il manto stradale. Ad oggi l’acqua viene tolta quasi ogni giorno, alla riapertura esce mista a terra o altre sostanze, che la rendono inadatta al consumo umano. Inoltre sappiamo che alcuni commercianti – prosegue la nota – per poter lavorare usano nei propri cicli produttivi acqua imbottigliata. Segnaliamo, ancora, che le interruzioni non vengono comunicate alla cittadinanza “. I residenti diffidano il sindaco, Pippo Cannata a muoversi di conseguenza, accertandosi di ogni aspetto, soprattutto sanitario, della vicenda e imponendo “a tutte le attività da cui possano originarsi prodotti inquinanti l’adozione delle migliori tecnologie per limitare o addirittura escludere l’inquinamento con i relativi rischi per la salute della popolazione”. Chiesto, inoltre, l’esonero dal pagamento del canone idrico e, per i commercianti che hanno un aggravio di spese, un rimborso o l’esonero dal pagamento dei tributi locali. La denuncia è stata inviata anche alla presidenza del consiglio comunale.