Ville e palazzi al posto dell’Autodromo? Prg, Piano Paesaggistico e Pai dicono no
Ma è davvero così semplice acquistare un autodromo e farne un’area di lottizzazione, con ville e palazzi? La domanda prende le mosse dalla recente vendita all’incanto del cosiddetto “circuito” di Siracusa, finito nelle mani di un fondo di capitali australiano, la Metaphor Corporation, per poco più di 3 milioni di euro.
Quella che è la reale volontà della nuova proprietà non è ancora chiara. Un progetto presentato negli uffici competenti, l’Urbanistica anzitutto, ancora non c’è. Ma anche dovesse arrivare nelle prossime settimane, si scontrerebbe con i dettami del Piano Regolatore Generale della città di Siracusa che nell’area dell’autodromo non prevede costruzioni civili, ville o palazzi. Ci sono poi i vincoli imposti dal Piano Paesaggistico e dal Pai, senza voler troppo allungare la lista. Anche chiedere una variante urbanistica – e servirebbe comunque il parere del Consiglio comunale – non sarebbe quindi una “passeggiata”.
Tornando alla domanda di apertura, appare più semplice adesso la risposta: non, non è poi così facile acquistare un autodromo e farne un’area di lottizzazione. Basti ricordare, ad esempio, la vicenda del resort di lusso che doveva sorgere nei terreni della Pillirina acquistati dalla Elemata del marchese De Gresy per quello scopo. Tra Piano Paesaggistico, giravolte del Consiglio Comunale, variante della bellezza e simili quel piano non si è poi realizzato.
Questo non significa però che chi acquista l’autodromo non possa far altro che utilizzarlo come tale. Ci sono margini di manovra, ad esempio, per aree e strutture sportive con determinate caratteristiche, come anche la possibilità di rivenderlo a prezzo maggiorato dopo qualche miglioria, come da regola base del business privato. I diritti edificatori su box e tribune (pericolanti) esistono e sono stati “venduti” dalla ex Provincia Regionale insieme alla proprietà materiale dell’auto. In linea di principio, ad esempio, nulla vieterebbe (con variante) di realizzare un campo di golf con villette al posto dei box e delle tribune, con gli esistenti limiti volumetrici e di altezza.
In attesa di piani e dichiarazioni ufficiali, il futuro dell’autodromo di Siracusa sembra ancora nebuloso.