“Vita difficile per gli ambulanti a Siracusa: impossibile anche mettersi in regola”

 “Vita difficile per gli ambulanti a Siracusa: impossibile anche mettersi in regola”

“Impossibile lavorare a Siracusa, città in cui non è nemmeno possibile mettersi in regola alla svelta, per gli ambulanti tanti problemi e nessuna tutela”.
Lo sfogo è di un ambulante siracusano. Luciano vende calzature e avrebbe voluto richiedere un posto per prendere parte alla Fiera dei Morti, così come alla Fiera di Santa Lucia del prossimo mese.
Non ci sarà, invece, e ritiene che si tratti di un errore di gestione da parte dell’amministrazione comunale di una questione complessa, che “dovrebbe prevedere una maggiore elasticità, soprattutto nel caso di operatori che intendono mettersi subito in regola”.
Per poter ottenere l’assegnazione di un posto per la propria bancarella è necessario essere in regola con tutti i pagamenti dovuti al comune. “Il canone unico- ricorda l’ambulante- significa non avere alcun debito con l’amministrazione comunale, nemmeno da privato: che sia Imu, che sia Tari, che sia, invece, suolo pubblico. Davvero difficile trovare qualcuno che non ha nulla di arretrato da pagare a dire il vero- osserva Luciano- Nel mio caso, ho avuto un unico problema di suolo pubblico per l’anno 2021, quando si disse che non era necessario pagarlo in virtù di una legge che infine ha avvantaggiato solo le attività con dehors, escludendo i chioschi come quello che avevo io”.
Ci sarebbe un paradosso in tutto questo.
“Come diversi altri miei colleghi, la mia intenzione era quella di mettere tutto a posto subito e di chiedere, pertanto, una rateizzazione. Mi è stato risposto di no, perché questa soluzione non può essere adottata se non dopo il recapito del secondo avviso da parte del Comune. Ma io voglio pagare subito. Davvero si vuole ostacolare anche un’operazione che va a vantaggio delle casse comunali?”.
Luciano prosegue, poi, il suo sfogo: “Non abbiamo nessuna tutela, tento di sistemare questa questione ormai dallo scorso anno, non ho potuto presentare alcuna istanza per l’assegnazione di un posto, visto che il calendario a cui ci si attiene è annuale. Questo problema- conclude- va risolto. In questo modo è impossibile lavorare”.

 

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