“Vivrai nei nostri cuori”, striscioni e fuochi d’artificio per l’ultimo saluto a Luca
L’ultimo, commosso saluto a Luca Centofanti è un mix di composto dolore e fragore dei fuochi d’artificio. In mezzo, l’incredulità per una morte in così tenera età. Aveva 14 anni e la sua giovane vita si è interrotta d’improvviso, chiudendosi ai sogni ed ai progetti futuri, contro l’asfalto di via Algeri.
Gremita la chiesa di San Corrado Confalonieri, alla Mazzarona. Tanti ragazzi, molti poco più grandi di Luca. All’interno, una cintura di calore umano abbraccia la mamma ed il papà dello sfortunato ragazzo. Occhi lucidi e singhiozzi accompagnano l’intero rito.
All’esterno, palloncini e striscioni. Come anche nella palazzina dove Luca viveva. “Continuerai a vivere nei nostri cuori, il quartiere non ti dimenticherà mai”, si legge su uno di questi striscioni, in via Algeri, poco distante dal luogo dell’incidente. Ieri anche allo stadio gli ultras della Curva Anna hanno voluto ricordare Luca, dedicandogli un coro.
Sul fronte delle indagini, la pista di una presunta auto pirata viene ormai esclusa dagli investigatori. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Al momento, come atto dovuto, c’è un unico indagato, il 16enne che si trovava insieme a Luca sullo scooter di grossa cilindrata, al momento dell’incidente.