Waterfront Elorina, che fare? “No a palazzi, nuovo rapporto tra Siracusa e il suo mare”

 Waterfront Elorina, che fare? “No a palazzi, nuovo rapporto tra Siracusa e il suo mare”

“Un grande progetto di riqualificazione dell’ingresso Sud di Siracusa, che adesso può includere anche l’area dell’Aeronautica, che potrà essere il luogo in cui la città torna in relazione con il suo mare”.

A questo pensa il presidente di Ance Siracusa, l’associazione dei costruttori, Massimo Riili. Dopo il sopralluogo del sottosegretario alla Difesa Mulè, l’idea di avviare un nuovo percorso, che riporti buona parte di quell’area alla città sembra essere quella dominante.

“A nome di  Ance e Confindustria-spiega Riili- ho fatto presente che da più di un anno lavoriamo, con una convenzione con il Comune, l’Iacp, la Facoltà di Architettura, ad un progetto di riqualificazione dell’ingresso Sud della città. Sono già state formulate diverse ipotesi ma restava il buco nero di questo spazio che sembrava intoccabile. Dopo l’incontro di due giorni fa, tuttavia, il quadro è radicalmente cambiato e potrebbe essere cambiato anche per l’area in cui una società aveva collocato il progetto di realizzazione del porto turistico, visto un pronunciamento del Tar a questo proposito, azzerando di fatto la concessione demaniale di quello specchio acqueo e della parte costiera.
Riili sembra ottimista. “Il sottosegretario- prosegue- ha garantito l’intenzione di cedere buona parte di quell’area, a due condizioni: che siano date in alternativa delle aree in cui possano allocare le loro strutture essenziali e che il progetto sia di respiro importante. Queste condizioni saranno valutate già da domani. il sindaco, Francesco Italia, infatti, ha chiesto un incontro di natura tecnico per cominciare a lavorare fin da subito. Quello che si apre è un panorama straordinario. Stiamo parlando di un luogo di una bellezza mozzafiato, che i siracusani devono avere d disposizione”.
Sembra essersi creato, insomma, un fronte comune, almeno in questa fase e nelle intenzioni espresse. Il resto sarà chiaro man mano che le ipotesi verranno fuori e quando si arriverà, dunque, alla definizione dell’idea finale.
“Se non si propongono scelte oscene, qualunque cosa è meglio di adesso- dice Riili- Dobbiamo deporre le armi, fidarci e lavorare insieme. Noi siamo interessati, da cittadini e ovviamente per le imprese edili e tutto ci starebbe bene. Nessuno potrebbe mai proporre la costruzione di un palazzo, su questo possiamo già essere chiari, le normative non lo consentirebbero in nessun caso. Un aspetto che può consentire a tutti di partire senza inutili contrapposizioni”. Infine un auspicio. “Dobbiamo fare presto. Noi aiutiamo la politica, che però si deve svegliare- conclude Riili- Abbiamo cominciato, prima non c’era nemmeno questo. Mettiamocela tutta”.

 

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