Zito, il grillino della prima ora recordman di preferenze: “Due mandati, ora torno in panca”
Stefano Zito rappresenta a Siracusa il volto del Movimento 5 Stelle della prima ora. E’ stato il primo deputato regionale eletto sotto l’insegna pentastellata ed il più votato alla scorsa tornata regionale. Dopo due mandati, fedele al dogma originario, ha annunciato la volontà di fermarsi: non si ricandiderà. Alfiere di quello che fu il grillismo originale, ne approfitta per togliersi alcuni sassolini dalla scarpa.
“Chi mi conosce sa come in questi ultimi 3 anni sono stato molto critico su alcune scelte che si sono prese a Roma. La riforma Cartabia, la fiducia a Draghi, la strategia di Di Maio e del suo cerchio magico, la coalizione con Forza Italia e Renzi sono le cose che tutt’ora non digerisco. Tutto questo ha gettato e getta un velo che copre il lavoro di molti portavoce preparati che non pensano né alle poltrone, né ai selfie né alle ricandidature ma con l’unico obiettivo di aiutare i territori e di aggiustare ciò che la vecchia politica aveva distrutto”, scrive in un appassionato post sui suoi canali istituzionali.
Uno dei temi di rottura all’interno del M5s è stato proprio il vincolo dei due mandati. “Non so se questa regola verrà tolta o derogata ma, personalmente, sento la necessità di fermarmi, di tornare in panchina e di stare più tempo con la mia splendida famiglia. Non dico che non farò mai più nulla ma, intanto, mi dedicherò a collaborare con qualche collega e tornerò a dare una mano agli amici attivisti della provincia di Siracusa per continuare a lavorare insieme per il bene del territorio”, dice Zito confermando una posizione espressa sin da gennaio. Davvero il recordman di preferenze a cinquestelle sparirà dalla scena politica attiva? In pochi credono possa accadere davvero, per via della passione di Zito che – seppur intaccata da mesi laceranti per il M5s, prima della scissione – rimane ben viva. Potrebbe essere lui ad assumere la guida su base locale del movimento, per la felicità della base. Un compito da traghettatore, un garante dei valori cinquestelle almeno sino alle elezioni amministrative del 2023, alle quali però non sarà candidato sindaco.
Da attivista storico, momentaneamente in panchina, non disdegna un suggerimento per la scelta del candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo autunno. “Non serve intestardirsi nelle deroghe per il terzo mandato ma serve una persona, anche esterna al movimento, di altissimo profilo, carismatica, fedele, inattaccabile, credibile e riconoscibile che possa portare entusiasmo e sia capace di contrastare gli appetiti che mafiosi e affaristi hanno verso i fondi europei 2021-2027 e quello del PNRR. Abbiamo questa opportunità e non possiamo fallire”.