Zona Arancione, il sindaco della piccola Buccheri non ci sta: "Politica inadeguata, sto con i cittadini"
“Nonostante l’indice di contagio tra i più bassi d’Italia, dal giorno 15 si torna in zona arancione e a Pasqua rosso alterno, grazie alla decisione del governo dei “migliori” ed il tutto senza che nessun Presidente di Regione faccia il minimo cenno di protesta”. Da un piccolo comune della provincia di Siracusa, Buccheri, lo sfogo del sindaco, Alessandro Caiazzo, che decide di prendere le distanze, almeno su questo tema, dalla politica, dalle decisioni assunte dalle istituzioni, per schierarsi al fianco dei cittadini.
Caiazzo lo dice in maniera chiara, fuori dai denti, non nascondendo la delusione per la gestione della situazione Covid-19 in Sicilia, a dispetto di numeri che- sottolinea- avrebbero consentito all’isola di restare in zona Gialla.
Caiazzo fa subito una puntualizzazione, per evitare fraintendimenti. “Come sempre- assicura- da rappresentante delle istituzioni, farò quanto possibile per garantire il rispetto delle regole, ma mi permetto di dire che mi sento ancora più vicino ai cittadini ed alle attività economiche piuttosto che alla politica”.
Dure le sue parole, quando parla di “una politica che sta determinando irrimediabilmente l’impoverimento morale, sociale ed economico del popolo, per la sola colpevole incapacità di garantire i controlli, scegliendo invece la strada della chiusura”.
Caiazzo si mostra visibilmente deluso e – ancor di più- adirato.
“Troppo facile, troppo comodo, troppo ingiusto – lo sfogo del sindaco di Buccheri- dopo un anno a disposizione per potersi organizzare. I vostri ristori “elemosina”, ovviamente inesistenti, non servono più a nulla”.