Zona industriale, assemblea dei metalmeccanici: tra sblocco licenziamenti e transizione
Assemblea dei lavoratori degli appalti metalmeccanici area Lukoil questa mattina, nel piazzale della mensa ovest di Priolo. Era stata indetta Fim, Fiom e Uilm. I tre segretari provinciali hanno posto l’attenzione su quello che potrebbe accadere con lo sblocco dei licenziamenti, in un comparto che anche in piena pandemia ha pagato pesantemente la crisi in termini di perdita di occupazione e di un massiccio utilizzo di ammortizzatori sociali.
Sullo sfondo, le tutele sempre più complesse in occasione dei cambi appalto e l’inserimento di una clausola sociale ampia.
A livello politico, hanno ricordato i sindacati, si parla di transizione che non deve però tradursi – ammoniscono – in de-industrializzazione o ulteriore frammentazione del lavoro.
“I Metalmeccanici sono di fronte ad un bivio, dispiegare la propria forza per difendere il lavoro e l’economia di un territorio o subire supinamente un processo di transizione che produrrà desertificazione industriale, disoccupazione e disagio sociale. E’ questione di legittima difesa e il 6 luglio nell’ambito di un’iniziativa di sciopero nazionale noi faremo la nostra parte per affermare che i lavoratori degli appalti non si rassegnano ad un futuro di disoccupazione e disagio sociale ma intendono lottare fino in fondo per difendere il proprio futuro. Un percorso che partirà il 6 luglio e che servirà anche a costruire le condizioni di uno sciopero generale che come metalmeccanici riteniamo ormai non più rinviabile”, dicono Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese di Fim, Fiom e Uilm.