Zona industriale: azienda dell’indotto licenzia 3 lavoratori, proclamata l’agitazione
A seguito del licenziamento di tre lavoratori di una delle aziende dell’indotto della zona industriale (Tesman), le tre sigle sindacali dei metalmeccanici (Fim, Fiom e Uilm) hanno proclamato lo stato di agitazione.
L’azienda si occupa di attività elettro strumentali presso gli impianti Isa-Lukoil. A vuoto l’incontro in Confindustria per esaminare il preavviso di licenziamento inviato a tre lavoratori. Le organizzazioni sindacali hanno dovuto l’indisponibilità aziendale a trovare una soluzione alternativa.
“In questi anni, tra covid e guerra, i lavoratori hanno continuato a lavorare dimostrando un senso di
responsabilità e un’attenzione che l’azienda non ha saputo capitalizzare, mostrandosi oggi indisponibile ad utilizzare strumenti alternativi al licenziamento”, tuonano i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm. Per i sindacati, si sta determinando “un pericoloso strappo nelle relazioni sindacali e nel rapporto con lavoratori a cui, in questi mesi, viene chiesto un atto di responsabilità partecipativa per accompagnare il territorio e le aziende attraverso lo stretto passaggio della transizione energetica e costruire un nuovo modello industriale ambientalmente e socialmente sostenibile. Come sindacato non ci stupisce, la dicotomia di aziende che da una parte
mettono in discussione il diritto al lavoro, e dall’altra ostentano una responsabilità sociale di
facciata e una finta strumentale interlocuzione”, si legge nella nota inviata alle redazioni.
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