Zona industriale, continua la mobilitazione dei lavoratori. Cgil e Uil: “Servono risposte concrete e tempestive”
Continua la mobilitazione dei lavoratori dell’area industriale di Siracusa. “La situazione attuale dell’area industriale siracusana e lo scenario che si pone davanti, non lasciano presagire nulla di buono per il futuro dei lavoratori. – si legge in una nota congiunta di Cgil e Uil – Gli incontri tenutisi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in merito alle problematiche legate a IAS e Versalis si sono rivelati deludenti, incapaci di affrontare in modo concreto e risolutivo le gravi questioni dell’area industriale siracusana. In particolare, il primo incontro, inizialmente convocato per discutere della situazione generale, è stato trasformato, per volontà del Ministro, in un confronto specifico sul tavolo IAS, riducendo ulteriormente la portata del dibattito.Solo nell’ultimo incontro si è riusciti ad entrare parzialmente nel merito del progetto di Versalis, generando comunque perplessità legate alle tempistiche, al reale mantenimento dei livelli occupazionali sul territorio e l’impatto sulle aziende integrate alle produzioni di Versalis. L’approccio del governo regionale, superficiale e quasi inutile, unito all’assenza di partecipazione degli attori istituzionali locali, è un chiaro segnale della scarsa comprensione della politica rispetto all’entità della crisi che sta colpendo l’area industriale e delle gravi preoccupazioni dei lavoratori. Di fronte a questo atteggiamento, le categorie del settore industria di CGIL e UIL stanno elaborando nuove iniziative per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. È inaccettabile che la più grave crisi della storia dell’area industriale siracusana venga affrontata con tanta leggerezza”.
“Mentre CGIL e UIL continuano a lottare, ci chiediamo se la politica stia affrontando questa emergenza guardando solo ai propri interessi e al clientelismo. – sottolineano i sindacati – Queste sono le domande che solleveremo attraverso iniziative pubbliche che coinvolgeranno l’intera popolazione e tutte le associazioni di categoria del territorio. Una operazione di coinvolgimento e consapevolezza, che mira a far comprendere il pesante impatto sull’economia siracusana determinato dall’arretramento dell’area industriale. Nel frattempo, la crisi avanza inesorabile: la fermata degli impianti sta già generando conseguenze gravi, con impatti sull’occupazione e sui redditi dei lavoratori. Per questo motivo, le azioni di lotta e rivendicazione delle categorie proseguiranno con determinazione, per impedire che i costi di questa crisi ricadano unicamente sui lavoratori. CGIL e UIL di Siracusa annunciano che, in assenza di risposte concrete e tempestive, la mobilitazione assumerà forme e proporzioni più rigide, a tutela del futuro dell’area industriale e della dignità dei suoi lavoratori”, concludono Cgil e Uil.