Zona industriale, i sindacati: "tampone o sierologico per i lavoratori per limitare rischio contagio"
I sindacati unitari chiedono tamponi o test sierologici anche per i lavoratori della zona industriale siracusana, in una fase segnata da una lenta ripresa dei contagi e di fronte alla necessità di arrestare subito la catena. “Il potenziale contatto con persone che hanno sviluppato sintomi o positività al virus, diventa nell’area del petrolchimico, fattore di rischio inaccettabile che bisogna contrastare con un’azione preventiva da realizzare con indagini diagnostiche generalizzate (test sierologici e tamponi), per identificare eventuali soggetti con positività o che, al momento asintomatici, presentono una anamnesi a rischio di malattia”.
La richiesta è congiunta. La firmano le sigle dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil (Fim – Fiom – Uilm). “Abbiamo richiesto la convocazione del Comitato Paritetico Territoriale, previsto dal Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, condiviso con la sezione Metalmeccanici di Confindustria Siracusa il 12 giugno 2020, a fronte delle segnalazioni raccolte su casi di positività o sospetta positività al Covid-19 di soggetti operanti nelle aree del Petrolchimico di Siracusa. Potremo così conoscere le iniziative intraprese dalle aziende per minimizzare la probabilità di trasmissione del contagio. Ancora di più con l’avvicinarsi delle fermate degli impianti, che vedranno aumentare esponenzialmente le presenze nel petrolchimico”.
Poi la richiesta rivolta all’Asp: “istituzione di presidi dotati di personale qualificato per l’esecuzione di test sierologici al quale potrà rivolgersi il personale delle imprese autorizzate a riprendere o continuare le attività, come quelle che insistono nel perimetro del petrolchimico”.