Zona Industriale. Isab/Lukoil dice "si" alle prescrizioni della Procura, verso il dissequestro dell'impianto
Con qualche giorno di anticipo rispetto al termine, Isab/Lukoil ha comunicato alla Procura di Siracusa di accettare le prescrizioni imposte per la riduzione di emissioni. “Tali prescrizioni facevano già parte di un programma di interventi discussi in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale con le competenti autorità ministeriali e le amministrazioni locali”, come aveva peraltro messo in evidenza proprio SiracusaOggi.it, e pertanto “atteso che le prescrizioni concernono interventi già sostanzialmente pianificati”, Isab/Lukoil “ha ritenuto di accettare il programma di interventi secondo le scadenza previste nel decreto di sequestro, preservando la piena operatività della raffineria”.
Si, perchè con l’accettazione delle misure imposte dalla Procura scatta adesso il dissequestro. Ciò non toglie, però, che la società confida di chiarire la sua correttezza “nel corso del procedimento giudiziario”.
La posizione di Isab/Lukoil è chiara. Il colosso avrebbe potuto anche dare vita ad un braccio di ferro con la magistratura perchè “ha sempre operato nel rispetto delle autorizzazioni in suo possesso, rilasciate dalle competenti autorità”. Insomma poteva anche decidere di continuare ad operare secondo quanto già prescitto dal Ministero e dalle amministrazioni locali e “adottare le relative azioni procedurali e giudiziarie”.
Ma visto che il recente provvedimento di rinnovo dell’Aia guardava già verso quell’ulteriore contenimento di riduzioni – entro il 2020 – ha deciso di anticipare il cronoprogramma e dire dire si alla Procura.
Isab/Lukoil, si legge nella nota societaria, “resta comunque impegnata nella sua tradizionale linea di rispetto di tutte le disposizioni normative vigenti e delle prescrizioni e dei limiti previsti nelle autorizzazioni di cui è in possesso”.