Zona Industriale, parte il primo tavolo permanente di confronto: investimenti e appalti

 Zona Industriale, parte il primo tavolo permanente di confronto: investimenti e appalti

Con la guida della Prefettura, prima riunione del Tavolo di analisi dedicato alla zona industriale. “Apprezziamo il lavoro della Prefettura e l’efficacia con cui sta affrontando i problemi e confidiamo che il tavolo possa contribuire a ricreare quel clima di fiducia necessario per le aziende e per i nuovi investitori”, spiega il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “I dati Svimez hanno mostrato come gli investimenti privati dal 2008 al 2017 siano crollati di oltre il 50% nell’intero Mezzogiorno, il che conferma il dato grave della mancanza di lavoro per i nostri giovani”.
Piace il metodo di confronto che vede attorno al tavolo tutte le parti interessate: istituzioni, aziende, sindacati. “Ho registrato la totale convergenza sul metodo tra le parti, data la consapevolezza della criticità del momento che viviamo e nello stesso tempo un senso di responsabilità comune per affrontare i problemi oggi esistenti tra aziende committenti, imprese appaltatrici e sindacati dei lavoratori. Sono ottimista sul prosieguo dei lavori del tavolo. Dobbiamo affrontare i temi sul tappeto partendo da fatti oggettivi, approfondirli e trovare una sintesi arrivando a definire un quadro di elementi regolatori che possano dare al territorio un sistema efficace di governance”.
Moderato ottimismo anche da parte dei sindacati, come sottolineano i segretari Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò (Cgil, Cisl e Uil). “La prima questione riguarda la problematica degli appalti e la partecipazione è stata totale: sindacati in primis, Prefettura, Confindustria e imprese perché l’argomento richiedeva la totale partecipazione dei soggetti interessati. E una prima volontà sulla realizzazione di uno strumento per la gestione dei cambi appalto c’è stata. Anche e soprattutto alla luce della nostra piattaforma da cui occorre partire perché il sindacato unitario in questi mesi ha elaborato un documento che possa rappresentare una sorta di vademecum per i soggetti interessati. Adesso chiaramente – chiosano i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil – dalle parole e dalle buone intenzioni occorrerà passare ai fatti. Siamo in attesa che si convochino gli altri due tavoli, quello sull’ambiente e l’ultimo sugli investimenti. Il livello di attenzione rimane altissimo e l’idea di una mobilitazione generale è sempre in atto, qualora dovessimo registrare disinteresse o non continuità sulle nostre azioni e intenzioni”.

 

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