Zona rossa, ma non per tutti. "Ingiusto penalizzare chi dimostra di rispettare le regole"
Zona rossa, ma non per tutti. Aumentano anche in provincia di Siracusa le voci di chi vorrebbe “restrizioni” tarate a livello locale e non generalizzate. Sono soprattutto i piccoli Comuni, quelli con un numero basso di positivi ed un diffuso rispetto delle regole da parte della cittadinanza, ad iniziare a rumoreggiare. Ad interpretare il sentimento di molti è il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. “In questi giorni vedo diverse immagini di città attualmente in zona rossa ma che, invece, sembrano essere in zona gialla. Assembramenti in ogni dove, cittadini liberi di circolare a piacimento”, lamenta. “Sia chiaro che dal 31 gennaio, i paesini i cui cittadini sono stati leali, rispettosi e seri devono essere messi in condizione di ripartire. Non è più accettabile che molti paghino per pochi. Si aumentino i controlli, si facciano rispettare le regole e si faccia il possibile per garantire la sicurezza. Diversamente il Governo Regionale agisca con limitazioni localizzate e solo ove necessario”. Questa la posizione del sindaco di Buccheri.
Calata in una ottica provinciale, equivarrebbe oggi ad una richiesta di zona rossa per quelle cittadine che guidano la classifica dei contagi (Avola, Noto, Carlentini, Melilli, Floridia, Lentini, Siracusa) ed un sorta di zona gialla (se non liberi tutti) per quei centri che hanno dimostrato di saper convivere con le norme anticontagio, adottando comportamenti responsabili e diffusi.