Siracusa. Caso Open Land, Legambiente sprona il Comune per la restituzione del risarcimento "non dovuto"
Dopo l’ultima ordinanza del Cga di Palermo nella lunga e complicata vicenda che vede contrapposti Comune di Siracusa ed Open Land, Legambiente torna a chiedere con forza che la società privata restituisca quanto ottenuto in un primo momento a mò di risarcimento. Come già a giugno scorso, gli avvocati Corrado Giuliano e Nicola Giudice rinnovano la richiesta di restituire quelle somme “non dovute e che l’amministrazione Comunale ha versato a causa della sentenza revocata del Cga della Regione Siciliana”. Si parla di 1,1 milioni di euro, pari al presunto danno da “Riprogettazione e adeguamento progetto iniziale”, al quale va aggiunta l’altra somma pagata e non dovuta di 499.912,31 costituita da “oneri condominiali”, anch’essi esclusi dal risarcimento con la sentenza del 9 giugno 2017. I legali di Legambiente invitano anche il Comune di Siracusa a muoversi con la dovuta fermezza nella richiesta restitutoria.
Per la cronaca, a metà di questo mese, il Cga ha rigettato le richieste di sospensione del processo ed il tentativo – definito dai legali dell’associazione ambientalista “maldestro” – di porre i componenti del Consiglio nella condizione di non poter decidere. Giuliano e Giudice vanno oltre e parlano anche di tentativo di “delegittimare il consulente tecnico d’ufficio, scelto dopo che Legambiente, con l’adesione del Comune di Siracusa, aveva chiesto la sostituzione del precedente per le perplessità riscontrate riguardo alla attendibilità di alcune operazioni peritali (CGRS ordinanza 332/2017 del 6 luglio 2017)”.