Arrestato e poi prosciolto, vittima presunta del Sistema Siracusa: parla Natale Borgione
Il corposo fascicolo di indagine sul Sistema Siracusa (oltre 400 pagine), dedica molte pagine alla complessa vicenda Open Land. Molto ancora dovrà essere chiarito e compreso di quanto avvenuto nel corso di quasi otto anni, per i quali la Procura di Messina mette in fila nomi, fatti, circostanze, perizie, valutazioni, giudizi, sentenze, denunce e azioni varie degli attuali indagati.
Il dirigente comunale Natale Borgione conosce bene quegli eventi. Di cui si ritrovò anche vittima: finì ai domiciliari nel 2010. L’allora dirigente del settore urbanistica venne accusato di tentata concussione ai danni di Rita Frontino. Le indagini, condotte dal sostituto Musco (uno degli indagati, ndr) portarono al proscioglimento con formula piena. Dopo mesi durissimi, sul piano personale e professionale. Non senza emozione, oggi – dopo l’emersione del cosiddetto Sistema Siracusa – ha accettato di parlare di quei fatti e di quelle vicende finite – anche loro – nel corposo faldone della Procura messinese.