Augusta. Sversamento in mare di prodotto industriale bituminoso: contaminazione ridotta, indagini sulle cause

 Augusta. Sversamento in mare di prodotto industriale bituminoso: contaminazione ridotta, indagini sulle cause

Le indagini sui campioni di acqua prelevati da Arpa diranno se c’è stata contaminazione nella rada di Augusta dopo lo sversamento di prodotto viscoso e bituminoso da una linea di residuo dell’impianto Isab Nord. Il rischio di contaminazione ambientale sarebbe ridotto, secondo le prime stime.
Le panne già presenti lungo il canale che sbocca in rada, hanno ridotto la quantità di “residuo” finito in mare. Si tratta dello scarto della lavorazione del petrolio, una sorta di asfalto, non liquido e che solitamente solidifica in pochi minuti. Queste caratteristiche del prodotto pesante avrebbero in parte reso più semplice il contenimento e la pulizia. Gli esami che saranno eseguiti nei laboratori Arpa daranno il responso finale.
La perdita è avvenuta sabato mattina e subito è stata attivata la procedura che prevede l’attivazione di squadre interne dell’azienda, specializzate nella bonifica ambientale, Arpa e Capitaneria di Porto. Tutte le procedure concordate per evenienze di questo tipo sono state messe in atto, compreso anche il “rafforzo” delle panne di contenimento già presenti e revisionate lungo i canali che arrivano in rada ad Augusta.
Il materiale recuperato sarà smaltito secondo le vigenti normative ambientali. Ma bisogna quantificare esattamente quanto residuo è stato sversato. Secondo la prima valutazione di Arpa circa 300 metri cubi. L’azienda si è riservata maggiori controlli prima di confermare o modificare il dato. Disposta anche una indagine interna per comprendere cosa abbia causato la perdita lungo la linea.

foto: archivio

 

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