"Assassino": le urla di Canicattini contro Paolo Cugno. E' in carcere, accusato di omicidio. "Almeno 6 coltellate"

 "Assassino": le urla di Canicattini contro Paolo Cugno. E' in carcere, accusato di omicidio. "Almeno 6 coltellate"

Quando nella nottata Paolo Cugno ha lasciato la caserma dei carabinieri di Canicattini per essere trasferito in carcere, c’era una piccola folla fuori ad attenderlo. La notizia della sua confessione ha fatto in fretta il giro del piccolo centro in provincia di Siracusa. “Ho agito in preda ad un raptus di gelosia”, avrebbe alla fine ammesso agli investigatori.
“Sei un assassino!”, “Animale!”, “Devi marcire in carcere”: sono solo alcune delle frasi urlate al suo indirizzo. Una pioggia di insulti. Ma si è rischiata anche una pioggia di pietre. Un controllo preventivo da parte delle forze dell’ordine ne ha scongiurato il lancio.
Secondo il medico legale Francesco Coco, che ha eseguito la prima ispezione cadaverica, la ragazza sarebbe stata raggiunta da “almeno 6 coltellate”, al collo e al petto. Secondo una indiscrezione, in passato Paolo Cugno avrebbe minacciato un uomo con una motosega.

 

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