"Con il presunto voto di scambio ad Avola non c'entro nulla", Daniela Ternullo puntualizza e attacca

 "Con il presunto voto di scambio ad Avola non c'entro nulla", Daniela Ternullo puntualizza e attacca

Daniela Ternullo subentrerà in Assemblea Regionale Siciliana a Pippo Gennuso, dopo l’arresto di lunedì sera. Per la vice sindaco di Melilli, però, il debutto regionale è condito da polemica. “Sono indignata ed amareggiata per essere finita nel tritacarne mediatico, ma allo stesso tempo lucida da capire che qualcuno pagherà il conto per essere stata diffamata”, dice con riferimento ad alcune notizie che hanno ripreso intercettazioni su presunte preferenze comprate.
“Non voglio pensare male, ma i miei sospetti sono su una regia politica occulta che ha l’obbiettivo di colpirmi. Io non ho nulla da temere, perchè nella mia vita di madre, moglie e politica ho sempre agito nella massima trasparenza e nel rispetto della legalità”, rivela la Ternullo. “Non sono indagata, né tantomeno persona informata sui fatti ed io con la vicenda del presunto voto di scambio che sarebbe avvenuto ad Avola non c’entro un bel nulla. Puntualizzo, inoltre che non conosco questi signori che avrebbero fatto il mio nome e non vorrei che ci fosse stato un abbaglio con uno scambio di persona. Anche perchè non sono stata l’unica donna candidata alle Regionale del 2017. Per la parità di genere dovevano essere due per ogni lista”.
E poi ancora: “ad Avola, lì dove risiedono i presunti procacciatori di voti, ci sono andata una sola volta in campagna elettorale per incontrare i cugini di mio marito ed ho ottenuto soltanto 46 preferenze, attribuibili a parenti e qualche amico. La mia – conclude Ternullo – è stata soltanto una candidatura di servizio per gli Autonomisti e Popolari senza alcuna ambizione di potere arrivare all’Ars. Al contrario di altri che correvano per vincere sperando magari nelle disgrazie altrui”.

 

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