Siracusa. Canale Galermi, allarme di Confcooperative: "Centinaia di aziende agricole rischiano di restare a secco"
Nessuna soluzione per il Canale Galermi che, al contrario, rischia di interrompere la sua attività con conseguenze serie per l’agricoltura siracusana. A farlo presente è Enzo Rindinella, presidente dei Confcooperative Siracusa. “Il canale fu costruito dai Greci più di 2000 anni fa- ricorda il rappresentante del settore della cooperazione- Il passaggio di consegne tra due assessorati, quello Territorio Ambiente e quello Acque e Rifiuti, rischia di lasciare a secco centinaia di aziende agricole”. Un allarme legato ad un passaggio dei primi di maggio, che fa “decadere la manutenzione se pur ordinaria da parte dall’Ufficio del Genio Civile, interrompendo così anche i limitati lavori di manutenzione che hanno garantito la funzionalità del canale stesso. Non ci riferiamo ai lavori di centinaia di migliaia di euro di cui la stampa ha spesso scritto e che avrebbero dovuto assicurare una piena operatività del canale-puntualizza Rindinella- bensì ai piccoli interventi giornalieri come la pulizia delle griglie e le aperture delle mandate. In altre parole ciò che mantiene in vita il canale stesso e l’economia di centinaia di imprese agricole”. Da gironi la portata d’acqua sarebbe sensibilmente diminuita. “In pochissimi giorni-prosegue il presidente di Confcooperative – le nostre produzioni, prima quelle orticole e poi quelle agrumicole, andranno perdute, con forti ripercussioni economiche e l’avvio di possibili azioni risarcitorie nei confronti della Regione”.
La richiesta è innanzitutto quella di un intervento immediato dell’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, per garantire la minima manutenzione ordinaria per tutto il periodo estivo, in attesa che si risolva in modo definitivo la questione tra i due
assessorati e si definisca un piano di manutenzione adeguato”.