Elezioni amministrative, c'è il ricorso: l'ex sindaco di Rosolini al Tar, "si doveva votare nel 2020"
Le elezioni amministrative a Rosolini dovevano tenersi nel 2020 e non nel 2018. Per questo l’ex sindaco Corrado Calvo si è rivolto al Tar di Catania a cui chiede anzitutto di sospendere il risultato delle urne. A Rosolini si è votato il 10 giugno scorso. Ma secondo il legale di Calvo, Emanuele Tringali, le elezioni si sarebbero dovute tenere nel 2020 perchè l’amministrazione guidata dall’ex sindaco si insediò nel 2015. Il ricorso è datato maggio 2018, subito dopo l’emanazione del decreto regionale che fissava la data delle elezioni.
Per Tringali si tratterebbe di una “svista clamorosa da parte degli uffici regionali perchè a Rosolini dopo le elezioni del 2013 ci fu un ricorso al Tar che impose il ripetersi delle votazioni in due sole sezioni. Il Tar ha dichiarato decaduto il sindaco, la giunta e il consiglio comunale. La Regione ha nominato il commissario straordinario e indetto nuove elezioni. Nel marzo 2015 sono state ripetute le elezioni, in seguito alle quali è stato confermato Calvo che si è quindi insediato con la sua giunta”. Da quella data dovevano scattare i 5 anni di sindacatura per cui – sono le conclusioni di Tringali e Calvo – a Rosolini si sarebbe dovuto votare nel 2020.