Siracusa. Pulizie negli uffici comunali, sciopero dei lavoratori. "Cambio appalto come macelleria sociale"
Giovedì 26 luglio il personale che si occupa delle pulizie negli uffici comunali incrocerà le braccia. Proclamato lo sciopero dopo che si è chiusa con un nulla di fatto la procedura di cambio appalto presso l’Ufficio del Lavoro di Siracusa.
La subentrante Cm Service, hanno accusato i sindacati, propone un taglio del 55 % delle ore di lavoro, smentendo la stessa offerta tecnica di 21.008 annue per 39 addetti, per una media di circa 10 ore settimanali a fronte delle attuali 16 ore.
I sindacati, dal canto loro, hanno rivendicato la piena applicazione del capitolato d’oneri, che dispone un contratto minimo di 14 ore settimanali per 34 addetti.
Duri i segretari Filcams Cgil, Stefano Gugliotta, e Fisascat Cisl, Teresa Pintacorona. “Già avevamo sollevato perplessità alla presentazione del bando. Perplessità che oggi prendono corpo e che delineano una macelleria sociale per le lavoratici ed i lavoratori dell’appalto. Nell’incontro fissato per giorno 26 presso l’Ufficio del Lavoro di Siracusa, auspichiamo che l’amministrazione comunale richiami la Cm Service al rispetto del capitolato d’appalto e d’oneri della gara e non permetta di scaricare sullo scarno salario delle lavoratrici e dei lavoratori dell’appalto l’onere dell’offerta tecnica e del ribasso insostenibile del 23,24%”. I sindacati tornano poi a chiedere al Comune di valutare l’opportunità di sospendere in regime di autotutela della gara.