Nel presepe vivente la Sacra Famiglia è migrante: la scelta di Cassaro
Sunday è arrivato dalla Nigeria. Insieme a lui, sua moglie Shalom ed il loro piccolo figlio. Dopo un periodo al Cara di Mineo sono oggi a Cassaro. E nella piccola cittadina montana sono stati loro a vestire i panni della Sacra Famiglia nel presepe vivente allestito in occasione della manifestazione “I Re Magi sulla strada dell’olio”. Una natività migrante voluta dalla stessa comunità di Cassaro, condivisa dall’amministrazione e dalla parrocchia.
Sunday e la sua famiglia sono i destinatari di uno dei tanti progetti di accoglienza diffusa curati da Passwork insieme a diversi Comuni siracusani (Buccheri, Buscemi, Sortino). Lui lavora in agriturismo e gioca nella squadra del Cassaro, in terza categoria. Shalom tra poco inizierà a lavorare. E la volontà è quella di restare a Cassaro. “E la comunità locale ha voluto lanciare questo segnale di integrazione”, dice Sebino Scaglione, responsabile di Passwork. “Ieri sera erano tutti raccolti attorno a quella scena. Non è una scelta piaciona, nata l’altro ieri, ma la volontà dichiarata di una comunità, espressa già tempo addietro. I vicini di casa sostengono questi nuclei familiari migranti, al di là delle rappresentazioni mediatiche c’è ancora spazio per l’umanità dalle nostre parti”.
Pochi giorni fa, poco distante, a Sortino, La Lega aveva protestato per la scelta del parroco dei Cappuccini di inserire nel presepe un bambinello di colore.
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