Villa del Tellaro, mosaici in abbandono: il Comune di Noto offre supporto. La Regione?
La Villa del Tellaro ed i suoi preziosi mosaici non ricevono la cura e le attenzioni necessarie. Ed è polemica sullo stato in cui è abbandonato il prezioso sito. A denunciarne pubblicamente le attuali condizioni è stato lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa. Il Comune di Noto non è rimasto a guardare e torna a chiedere, tramite il sindaco Corrado Bonfanti, un coinvolgimento diretto nella gestione della villa del Tellaro alla luce delle difficoltà dell’assessorato regionale ai Beni Culturali. “Pronti a collaborare con Soprintendenza e assessorato regionale per garantire fruizione, manutenzione e valorizzazione del sito”, conferma il primo cittadino.
“Ho scoperto che nei giorni scorsi le segnalazioni e le preoccupazioni di alcuni visitatori dei preziosi mosaici custoditi dentro la Villa Romana del Tellaro sono diventate una notizia giornalistica. Non intendo sottrarmi al confronto e alle mie responsabilità su questa annosa problematica e devo essere onesto nell’affermare che la direzione del Polo Regionale di Siracusa per i siti museali archeologici e quella del Parco di Eloro e Villa del Tellaro sono state sempre attente a trovare soluzioni tampone con spirito di sacrificio. Non posso dire lo stesso per l’assoluto silenzio del Polo Regionale di Siracusa e dell’assessorato regionale dei Beni Culturali sulle due mie missive di segnalazione e allarme e, contemporaneamente, di disponibilità alla collaborazione”, aggiunge indicando delle responsabilità.
Una prima lettera è stata scritta il 2 ottobre 2017 con destinatario il Polo Regionale di Siracusa per i siti e musei archeologici. Il Comune di Noto proponeva una convenzione che avesse per oggetto “la collaborazione e il supporto del Comune alle attività di manutenzione, fruizione e valorizzazione per i siti del Polo, sia attingendo a risorse proprie e a proprio personale, che avvalendosi della collaborazione di istituzioni, associazioni, enti di ricerca aventi le medesime finalità e con cui il Comune di Noto ha stipulato convenzioni, accordi di collaborazione, partenariati”. Il Comune di Noto offriva anche a disposizione personale tecnico, “sia proprio che a qualsiasi titolo in collaborazione con lo stesso”, per la progettazione e tutti gli atti relativi alla presentazione di progetti a valere su fondi europei che interessino le aree archeologiche e i beni culturali in genere ricadenti nel territorio. “Nota che non ha avuto alcun riscontro – ribadisce Bonfanti – così il 13 dicembre scorso ho deciso di riscrivere, stavolta direttamente all’assessorato regionale ai Beni Culturali, allegando la bozza di convenzione per velocizzare i tempi”.