Siracusa calcio, il patron Alì tuona: “Tradito dalla squadra, cambiamo rotta o a qualcuno lo terrò fuori…”
Il dopo Viterbese-Siracusa non è semplice. La città è infuriata per la non reazione degli azzurri e a bocce ferme è intervenuto il massimo rappresentante del sodalizio aretuseo. “Mi sento tradito dalla squadra, dobbiamo essere aggressivi per vincere le partite. Non nascono che avevo deciso di non andare più in trasferta ma poi ho deciso di dare ancora più fiducia ai giocatori per fare capire loro che è importante vincere con la Reggina”. Il patron Giovanni Alì esce allo scoperto come non lo aveva mai fatto prima “perché a Viterbo si è visto uno spettacolo indecoroso e non va bene. Sarebbe più facile mandare tutto all’aria ma non ce lo possiamo permettere perché non vogliamo disperdere la Serie C, però i giocatori devono capire che così non si va più avanti, li devo pagare per forza perché me lo impone la Lega ma certe volte meriterebbero di essere messi da parte. Chiedo scusa alla città perché capisco la loro delusione ma chiedo ai tifosi di essere ancora più vicini alla squadra e farlo fino alla fine perché se si arrabbiano tutti, la barca affonda definitivamente e noi non lo vogliamo. Dobbiamo completare quest’anno e pensare alla sfida con la Reggina (che ha esonerato Roberto Cevoli e sta cercando un sostituto in panchina, ndr). Iniziative per questa gara? Abbiamo già lanciato iniziative per le scuole calcio e qualche parrocchia e stiamo lavorando per portare le famiglie allo stadio”.