Ponte Cassibile: doveva essere abbattuto nel 2014 ma nel 2019 è ancora così

 Ponte Cassibile: doveva essere abbattuto nel 2014 ma nel 2019 è ancora così

Doveva essere abbattuto e ricostruito nel 2014. Eppure il ponte sul fiume Cassibile è ancora lì, al suo posto. Tra Fontane Bianche ed Avola, mantiene misure di limitazione del traffico, con i new jersey che restringono la carreggiata e permettono il passaggio in senso unico alternato. Vige poi il divieto di transito per i mezzi più pesanti, oltre le tre tonnellate. Silenzio sui lavori che, eppure, nel 2014 erano considerati necessari. Al punto che a settembre di quell’anno la strada era stata effettivamente chiusa ed il cantiere allestito, da parte di Anas. In tre mesi il ponte andava abbattuto e ricostruito. Ma tutta la vicenda si inceppò per l’intervento della Soprintendenza: il manufatto di epoca fascista ha valenza storica, non si può abbattere. Iniziò allora uno stillicidio di notizie su lavori di consolidamento, progetti per la costruzione di un ponte sul ponte per non abbattere nulla, vertici in prefettura e così via.
Quasi cinque anni dopo, il nuovo progetto di Anas dovrebbe essere pronto. Magari non guasterebbe però ricordare ai vertici regionali di quell’opera lasciata in sospeso. Si tratta di un ponte che avrebbe bisogno di interventi di consolidamento, come lasciava intende il primo progetto. E in un Paese che mette toppe spesso solo dopo le tragedie, meglio sarebbe giocare d’anticipo anche se attualmente – bisogna dirlo – la possibilità di un cedimento del Cassibile è considerata dagli esperti davvero remota.
Ciò nonostante, dopo l’ondata di maltempo dello scorso ottobre il sindaco di Avola, Luca Cannata, aveva chiesto verifiche strutturali. Ed ancora prima, subito dopo il crollo del Morandi, lo stesso aveva fatto in Regione la deputata Rossana Cannata.

 

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