Nuovo ospedale di Siracusa: la risposta equivoca, l’Asp e Pippo Gianni

 Nuovo ospedale di Siracusa: la risposta equivoca, l’Asp e Pippo Gianni

Bene l’incontro a Palermo per parlare di sanità a Siracusa e nuovo ospedale. Ma tutto troppo aleatorio così, senza un documento scritto che possa valere come “agreement” e fotografia di una intesa o accordo – pure programmatico – tra la Regione ed il territorio, rappresentato lunedì pomeriggio dai sindaci della provincia. Tra loro anche Pippo Gianni, primo cittadino di Priolo con esperienza politica da vendere. E sarà lui, domattina, ad incontrare nella sede dell’Asp di Siracusa il commissario Ficarra per mettere nero su bianco alcune linee programmatiche di intervento per la sanità siracusana.
Al primo punto, il nuovo ospedale: Dea di II livello o no? La provincia, compatta, chiede il massimo dell’offerta sanitaria possibile, ma la Regione ha fornito una risposta equivoca e coniugata al futuro: vedremo, faremo. Gianni, allora, chiederà all’Asp di inviare una richiesta di chiarimenti al ministero sulla distribuzione degli ospedali nel bacino Catania-Siracusa-Ragusa, per tramite dell’assessorato regionale alla Salute. Quanto all’area su cui costruirlo, attesa per le verifiche degli esperti esterni nominati dalla Regione. Pare, però, piuttosto chiaro che si renderà necessario un nuovo pronunciamento del Consiglio comunale di Siracusa. L’area della Pizzuta, che negli ultimi vent’anni ha subito notevoli modifiche, non sarebbe rispondente alle esigenze dell’ospedale immaginato – in linea di massima – dall’Asp di Siracusa (5 piani, struttura modulare, forma a P greco). Gianni ritiene quindi sempre attuale l’indicazione di un terreno nei pressi della grande viabilità, a nord o a sud del capoluogo.
Posto comunque che ci vorranno non meno di 8/10 anni (partendo oggi…) per vedere costruito il nuovo ospedale, il sindaco di Priolo invita a predisporre interventi per l’Umberto I attuale, individuando fondi che possano anche portare all’apertura di necessarie specialistiche come Chirurgia Toracica, Chirurgia Plastica, Neurochirurgia e Radiologia Interventistica. Oltre ad un vero e proprio centro oncologico. Ed a proposito di fondi, proporrà al commissario Asp, Ficarra, di dirottare parte di quelli previsti dall’ex articolo 20 all’assunzione di primari, tecnici e radiologici.

 

Potrebbe interessarti