Privatizzazione dell’aeroporto, il Vussia: “chi vuol fare fuori gli enti pubblici?”
Al Consorzio del Plemmirio di Siracusa, il Vussia dice la sua sui piani di privatizzazione della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. Il Comitato dei Viaggiatori e Utenti Sicilia del Sud In Aeroporto (Vussia) guarda con sospetto ai progetto elaborato dalla Camera di Commercio del Sudest.
“Con tutta la cautela del caso, considerato che la Camera di Commercio finora ha spesso contraddetto sé stessa, siamo determinati a impedire una vendita fatta con metodi, ragioni, incomprensibili”. A dichiararlo è Claudio Melchiorre, presidente dei Comitati Vussia.
Secondo i comitati, gli aeroporti di Catania e Comiso sono gestiti in modo poco trasparente, così come poco trasparenti sono anche i conti della super Camera di Commercio del Sudest. Il Vussia sottolinea infatti che la condizione di dissesto camerale è stata dichiarata dalla stessa Camera di Commercio e riconosciuta dal ministero dello Sviluppo Economico che ha infatti decretato l’autorizzazione a elevare i diritti camerali catanesi del 50%. “Se è in dissesto, la Camera va commissariata e cambiata la gestione; se non lo è, va revocato il decreto di autorizzazione al prelievo aggiuntivo motivato dal dissesto”.
I viaggiatori del Vussia non si fermano a questo. “Qualche mese fa sapevamo che la Camera di Commercio voleva vendere le proprie quote, oggi veniamo a sapere che il progetto è quello di vendere le quote degli altri enti pubblici, per restare nella futura compagnie societaria con il 30% delle quote totali. Sapremo domani quale sarà l’ultima versione aggiornata della privatizzazione. Di certo, noi siamo contrari alla privatizzazione delle tasse aeroportuali mascherata da richiesta di efficienza privatistica. Se oggi gli aeroporti non sono efficienti, allora si deve indagare su comportamenti poco rispettosi della cosa pubblica”.
Polemiche anche sull’articolo del collegato alla Finanziaria regionale che è stato svelato dal Movimento 5 Stelle e che ha dato il via libera alla privatizzazione. “Chi ha ideato una norma che costringa degli enti pubblici a vendere le quote nelle società aeroportuali è nemico degli interessi dei siciliani e dobbiamo conoscere il suo nome. A nostro avviso, oltretutto, quella formulazione è anche anticostituzionale”.