“Lavoro&Dignità”: sindacati, Comuni e associazioni sabato in piazza per il territorio
“Lavoro&Dignità”, Siracusa è pronta a scendere in piazza, sabato 13 aprile, a difesa del territorio con tutte le emergenze ad esso legate. Cgil, Cisl e Uil hanno scelto uno slogan preciso e diretto e questa mattina hanno presentato la manifestazione promossa dalle tre organizzazioni sindacali alla quale hanno aderito decine tra istituzioni, associazioni datoriali, degli studenti, del mondo del sociale, delle imprese. I dettagli della giornata e i punti cardine della piattaforma condivisa sono stati presentati nel salone Cisl “Giulio Pastore” dai tre segretari generali Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò.ù
“Hanno aderito tantissime associazioni, siamo veramente soddisfatti perché l’appello rivolto a tutti è stato raccolto – hanno esordito i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil -, affinché ciascuno svolga il proprio compito. Una manifestazione per il territorio e non contro il territorio attraverso un’alleanza politica e sociale dopo una grande crisi che ha interessato tutti i settori: ognuno dei quali ha pagato e sta pagando tanto, per cui tutti insieme vogliamo rimettere in marcia il territorio. La zona industriale rimane un punto di riferimento occupazionale ma l’industria oggi deve essere eco-sostenibile per la collettività, poi vogliamo accendere i riflettori sulle infrastrutture perché poiché settimane fa abbiamo toccato con mano cosa siano le nostre ferrovie. Pensiamo anche all’autostrada “congelata” Rosolini-Modica e all’ammodernamento della Catania-Ragusa, all’edilizia scolastica. Ecco perché serve un patto e un’alleanza forte con tutti i soggetti interessati, tutta la comunità siracusana affinché ci sia il popolo a manifestare per far sì che i Governi ci ascoltino. E’ una iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil ma condivisa da tutti per fare ripartire l’economia e dunque la speranza per questo territorio”.
“Siracusa scende in piazza perché vuole far sentire la propria voce – hanno poi aggiunto Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò -; c’è una mortificazione di tanti lavoratori, viene toccata la dignità di ognuno di loro, c’è un territorio “ingessato” ed è fortemente penalizzato e bloccato. Vogliamo essere ascoltati, è tempo che alla nostra voce si dia seguito con i fatti perché sinora non sono date risposte appropriate. Questo territorio ha tutti gli anticorpi per reagire se ci permetteranno di farlo. E sarebbe opportuno – hanno concluso i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – che ognuno di noi faccia la sua parte; noi ci stiamo mettendo la faccia, abbiamo l’esigenza, così come recita il nostro slogan, di creare un lavoro dignitoso. Siracusa ha tanti progetti finanziati o in fase di finanziamento ma non si è riusciti a dare seguito attraverso appalti e dunque cantieri al via: chi ha responsabilità di governo si deve mettere in moto perché se non lo farà e dunque non darà seguito a questa nostra mobilitazione, possiamo solo aggiungere che questa sarà la prima di una serie di interventi ma di maggiore forza e portata”.
Alla conferenza stampa sono poi intervenuti il sindaco di Siracusa, Francesco Italia (“questo è il momento di fare squadra e non contrapporsi e noi ci saremo”), il vicepresidente regionale di Anci Paolo Amenta (“bisogna pretendere le riforme per i Comuni e gli enti locali, sburocratizzare tutto e andare avanti con le mobilitazioni, a Palermo e a Roma se necessario oltre che a difesa del territorio”), Arturo Linguanti e Simona Falsaperla (“il mondo delle imprese non può non essere al fianco delle organizzazioni sindacali perché nel Mezzogiorno ci sono troppi ritardi, a Torino si protesta per la Tav, qui lo faremo per le numerose emergenze”) in rappresentanza del mondo delle imprese e Marilena Miceli (“oggi i Comuni non riescono a dare risposte alla propria gente perché mancano gli interlocutori con chi ci governa, quindi è giusto farsi sentire”), sindaco di Canicattini in rappresentanza dei Comuni della zona montana.