Siracusa. Cimitero, oltre il danno la beffa: chi paga per l’azione dei predoni senza morale?
E’ stata presentata questa mattina ai Carabinieri di Siracusa la denuncia per l’increscioso raid notturno al cimitero, avvenuto nella notte tra il 26 ed il 27 aprile. I danni non sono ancora stati quantificati con precisione e proprio per avere una visione quanto più dettagliata possibile è stato predisposto dalla direzione della struttura un modulo cartaceo per la segnalazione di danneggiamenti subiti. Ancora non è chiaro chi pagherà i lavori per riparare, ricostruire e sostituire le lapidi. Il Comune, che pure sta fornendo ampia disponibilità a chi lamenta danni, difficilmente si sostituirà ai singoli assegnatari dei loculi che, in sostanza, dovranno provvedere di tasca loro. Il costo di una lapide si aggira sui 100 euro a cui vanno aggiunti gli accessori.
Una prima conta parla di circa 60 lapidi distrutte e di un numero ancora imprecisato di oggetti in rame e bronzo depredati, praticamente da ogni settore: dall’ala monumentale alle palazzine. Chi è entrato in azione sapeva cosa andare a prendere e magari non era neanche solo. Forse, ma è poco più di una ipotesi, sempre gli stessi che poche settimane prima hanno portato via il rame utilizzato per la costruzione dei nuovi loculi anche in quel caso causando notevoli danni alle lapidi dei defunti. C’è da sperare che l’esperienza possa servire da insegnamento sulla scelta dei materiali da impiegare in futuro. Ormai dappertutto il rame viene sostituito dall’allumino, dotato di caratteristiche simili e decisamente meno amato da ladri e predoni.
Anche le forze dell’ordine, intanto, segnalano la necessità di utilizzare misure di sicurezza come le telecamere a guardia dell’intero perimetro e dei cancelli, in particolare il quarto. Quest’ultimo sarebbe, infatti, semplice da scavalcare. Dall’inizio dell’anno sono già 5 i raid/furti all’interno del cimitero di Siracusa.