Calcio, play off Promozione: domani Real Siracusa-Enna fra attriti e botta e risposta
Domani sarà finale play off in Promozione per il Real Siracusa Belvedere del patron Antonello Liuzzo. Alle 16,30 al “Di Bari” arriverà l’Enna e la vincente andrà avanti negli spareggi per giocarsi poi il tutto per l’Eccellenza. Ma questa gara è stata preceduta da una settimana turbolenta per via delle richieste da parte dell’Enna di modificare la sede di gioco in quanto il “Di Bari” è chiuso al pubblico e l’Enna ha una tifoseria al seguito che non potrebbe così raggiungere Siracusa. E’ stato quasi alzato un polverone sulla regolarità o meno di questo match fra due società che durante la stagione non se le sono spesso mandate a dire e anche in questa occasione è stato altrettanto, col Real Siracusa Belvedere che, però, ha cercato di abbassare i toni affinché domani si parli soltanto di calcio giocato e basta. Questa la lettera inviata dalla società.
“Che vinca il migliore e soprattutto lo sport. E’ il nostro augurio in vista della finale play off che ci vedrà protagonisti domenica contro l’Enna al “Giorgio Di Bari” di Siracusa. Già, il nostro terreno di gioco che in questi giorni è stato oggetto di critiche da parte del sodalizio ennese solo perché impossibilitato a ospitare pubblico. E’ un nostro grande rammarico perché – così come avvenuto per tutta la stagione, ma aggiungeremmo da anni a questa parte – purtroppo c’è un veto imposto dalla commissione di vigilanza che penalizza anche e soprattutto la nostra società, prima di quelle avversarie. Una premessa doverosa perché riteniamo ancora una volta inopportuno e ingiustificato questo astio e le continue richieste da parte dell’Enna calcio, di voler fare pressioni per far sì che il comitato regionale Figc o addirittura la Prefettura scelga altra destinazione per questo incontro. A dimostrazione della nostra buona fede stamani (venerdì per chi legge, ndr), abbiamo fatto un tentativo per buona pace di tutti, ma ci è stato risposto che la nostra sede di gioco è il “Di Bari” di via Lazio e come tale accettiamo questa decisione. Un tentativo fatto proprio perché a differenza di altri vogliamo che trionfi lo sport e lo stesso non possiamo dire dell’Enna, che evidentemente ha quasi manifestato una sorta di puzza sotto il naso per una tifoseria – ci dispiace dirlo e ribadirlo ancora una volta – non proprio esemplare visto il trattamento riservatoci nella nostra gara di andata. Detto ciò, però, siamo andati oltre dimostrando la nostra buona fede. Adesso però, invitiamo l’Enna ad abbassare i toni, a fare in modo che prevalga il buon senso e dunque si parli solo ed esclusivamente di calcio giocato, perché noi vorremmo si facesse soltanto ciò, come dimostrato del resto durante una stagione in cui la nostra squadra ha ampiamente meritato la seconda posizione (e dunque il diritto a giocare in casa sul proprio campo) che fino all’ultima giornata aveva un vantaggio tale sulla terza in classifica (l’Enna appunto) per la quale non ci sarebbe nemmeno stata la necessità di scendere in campo, perché da regolamento saremmo andati direttamente alla finalissima per l’Eccellenza. Ma il campo ha voluto (dopo la ripetizione di una gara contro l’Eubea che a nostro avviso non sarebbe dovuta essere stata sospesa dal direttore di gara) che perdessimo nel match di recupero, perdendo di fatto anche quel vantaggio sull’Enna che non avrebbe consentito ai nostri avversari di disputare il play off. Lo abbiamo accettato, invitiamo i nostri avversari a fare altrettanto. Per un senso di appartenenza a questo sport che noi crediamo ancora di avere. Altri, non sappiamo”.