Peschereccio affondato, appello dei parenti: “L’ambasciata ci aiuti. Non lasciateci soli”
Ore di apprensione, ma anche di difficoltà logistiche quelle che le famiglie dei componenti dell’equipaggio del peschereccio Zaira, affondato alle 4 di questa mattina al largo di Malta, stanno vivendo. La nuora del disperso è anche la moglie di uno dei ricoverati in ospedale. Nel pomeriggio prenderà il primo aereo disponibile per raggiungere il marito e seguire da vicino le operazioni di ricerca del suocero disperso, Luciano Sapienza. Il padre, Salvatore Scollo, chiede aiuto e supporto. “Chiediamo che l’ambasciata italiana non ci lasci soli- spiega il consuocero di Sapienza- Mia figlia raggiungerà Malta da sola, in uno stato emotivo che non è difficile immaginare e ci avevano assicurato che qualcuno l’avrebbe accolta per indirizzarla. Questa garanzia, man mano che passano le ore, sembra stia venendo meno e l’ambasciata non sembra disponibile in tal senso. Chiedo che, invece, tale supporto arrivi. Siamo cittadini italiani e ci troviamo in una situazione emergenziale in un Paese che non è il nostro. Il mio è un appello accorato, che spero possa essere accolto”.