Caso Scieri, ancora risvolti: Sofia Amoddio, “Potremo sciogliere nodi importanti”
Una serie di dati importanti, fondamentali per capire l’esatta dinamica di quanto accaduto a Lele Scieri in quel tragico giorno di agosto, alla caserma Gamerra di Pisa. Emergeranno dall’autopsia che, dopo la riesumazione della salma, disposta dalla Procura, sarà effettuata da esperti, che saranno incaricati nei prossimi giorni. L’avvocato Sofia Amoddio, presidente della Commissione d’inchiesta che fu istituita in Parlamento durante la scorsa legislatura, è certa che saranno confermate le verità emerse durante il lavoro svolto da lei e dagli altri componenti dell’organismo appositamente costituito all’epoca, con la riapertura, nel 2017, vent’anni dopo la morte del parà siracusano, delle indagini, inizialmente “liquidate” come suicidio. Una versione che non ha mai convinto la famiglia e gli amici di Scieri- “Gli esami che saranno effettuati sulla salma di Lele- spiega Amoddio- consentiranno, attraverso tecniche che si avvalgono delle più moderne tecnologie, di scoprire, anche attraverso esami speciali che saranno effettuati sulle ossa, di capire se il corpo ha subìto lesioni, che tipo, in che modalità. Sarà anche possibile ricostruire la caduta e, attraverso questo, confermare una serie di ipotesi, che in realtà sono certezze, emerse. Certo, ad esempio, è il fatto che soccorsi tempestivi avrebbero potuto salvare Emanuele Scieri. Per questo si è arrivati alla contestazione di omicidio doloso”. Dopo la nomina degli incaricati, si passerà a quella della difesa degli imputati. La famiglia potrà, a sua volta, nominare il proprio consulente medico. La perizia potrebbe essere pronta già per l’estate. “Questa vicenda appartiene a tutta Siracusa-conclude Amoddio- ed è nella memoria collettiva italiana, insieme, purtroppo, al caso Tony Drago”