I “conti” del Comune di Siracusa: aumentano le tariffe, serve pure contenimento spesa

 I “conti” del Comune di Siracusa: aumentano le tariffe, serve pure contenimento spesa

Servizi al rialzo a Siracusa. Ampiamente preannunciato, è arrivato il momento di parlare di “numeri”. Dopo i rilievi mossi dalla Corte dei Conti e il successivo intervento del consiglio comunale di Siracusa, che ha dato mandato all’amministrazione Italia di aumentare il costo dei servizi in città, la giunta è passata alla cifre.
Nei giorni scorsi, contestualmente all’approvazione della bozza di Bilancio di previsione 2019, l’esecutivo comunale ha stabilito i nuovi importi: dalla tassa per l’occupazione del suolo pubblico, che in Ortigia arriva ad aumentare, nelle aree di pregio, del 200 per cento; all’utilizzo del Campo Scuola Pippo Di Natale; dai parcheggi a pagamento, alle “strisce blu” delle zone commerciali del capoluogo, passando per il servizio di mensa scolastica. Tutto, insomma, costerà di più. In alcuni casi si parla del 20 per cento, in altri casi del 36. Motivo di protesta da parte di chi, usufruendo dei singoli servizi, non ha preso molto bene la decisione del Comune e si sente, per questo, “vessato”. Protestano le associazioni di categoria, preoccupate delle ripercussioni economiche per le attività commerciali e per gli esercenti. Protestano gli sportivi che usano il campo “Pippo Di Natale”.
Il sindaco, Francesco Italia spiega le ragioni della decisione assunta. “La scelta dipende dalle condizioni in cui ci troviamo- esordisce il primo cittadino- Non esiste sindaco al mondo a cui faccia piacere aumentare il costo dei servizi. E’ una scelta impopolare, ma di responsabilità. Stiamo amministrando una città e occorre farlo con serietà e, come sempre, con la sincerità che abbiamo promesso ai siracusani. La Corte dei Conti- ricorda Italia- aveva parlato chiaro e il consiglio comunale di Siracusa ha ritenuto indispensabile aumentare il costo dei servizi per evitare di arrivare a situazioni gravissime come quella che si riscontra in oltre 100 comuni siciliani, in dissesto o pre-dissesto e ad esempio, per non andare molto lontano, nella vicina Catania”.
La situazione attuale, spiega il sindaco Italia, “dipende in parte da scelte compiute negli scorsi 20 anni, senza per questo voler condannare o assolvere nessuno. In parte dipende dalla crisi, ancora fortissima, soprattutto al Sud”. In altre parole vuol dire che “tutte quelle risorse che un tempo venivano erogate dallo Stato e dalla Regione sono state progressivamente decurtate. I Comuni, per i servizi, devono in sostanza fare da soli”. Nel dettaglio di Siracusa, il primo cittadino ricorda che “alla decisione di operare aumenti orizzontali, abbiamo preferito quella di tutelare le fasce più deboli e i servizi socio-sanitari. Scelta politica di cui ci assumiamo la responsabilità”. In merito agli aumenti legati alla Cosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, Italia puntualizza che “riguarderanno attività che negli ultimi anni hanno incrementato notevolmente i propri fatturati e hanno potuto aprire nuovi locali pubblici. Ho richiesto all’Ufficio Attività Produttive una tabulazione, che dimostri come gli aumenti siano coerenti con le tariffe delle altre città italiane”.
Non ancora sufficientemente trattato è però l’aspetto del contenimento dei costi della macchina pubblica. E ci sono poi i casi dei servizi il cui costo è persino aumentato (come igiene urbana e bus navetta), con aggravio di spesa per un bilancio già di suo zoppicante.

 

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