Siracusa. Assegno di divorzio, innovativa sentenza del Tribunale di Siracusa
Non sempre chi guadagna di più deve pagare l’assegno di divorzio all’ex coniuge. E’ una delle novità contenute nella sentenza del Tribunale di Siracusa, la numero 1006 del 22 maggio scorso che applica interamente i parametri della Cassazione.
I giudici siracusani, con un pronunciamento destinato a fare giurisprudenza per il calcolo dell’assegno di divorzio e a una diversa interpretazione della separazione coniugale, hanno cancellato il concetto del “tenore di vita in costanza di matrimonio”. Solitamente era questo il parametro base per il calcolo dell’assegno di divorzio.
Il Tribunale di Siracusa ha invece ritenuto di dover porre l’accento sullo stato attuale dei coniugi al momento del divorzio, accertando innanzitutto se vi sia uno squilibrio economico tra i due (condizione che – precisano i giudici – deve riguardare non solo i redditi ma anche il patrimonio), ma anche se tale squilibrio economico sia ricollegato alle scelte di conduzione della vita familiare adottate e condivise dai coniugi. Così andrà premiato chi nella coppia ha sacrificato il lavoro per poter sostenere la famiglia e i figli, mentre nessun peso né privilegio potrà essere assegnato al coniuge che già in costanza di matrimonio ha deciso di darsi pigramente al dolce far nulla vivendo a spese dell’altro. L’assegno di divorzio, paiono ricordare i giudici siracusani, non è un premio ma provvedimento di natura assistenziale che deve considerarsi compensativo.