Siracusa. Furti in villetta, la “banda” dei ladri in azione nella zona balneare
In un mese, sei furti in villetta registrati nella zona dell’Arenella. Episodi analoghi registrati anche a Fontane Bianche e in altre aree balneari del territorio. Tornano in azione i ladri “delle seconde case”, con modalità parzialmente differenti rispetto al consueto. Se, infatti, i furti nei periodi in cui le villette sono disabitate, fanno parte di quanto ci si può attendere, da maggio in poi, in genere, è più probabile che anche chi in inverno vive in città possa essersi trasferito nella casa in cui trascorre l’estate. Un dato che non rappresenta un freno per quella che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere una vera e propria banda, ben organizzata e con interventi seriali, anche concentrati in un’unica giornata o serata. Secondo quanto emerso, i malviventi utilizzerebbero anche dei furgoncini su cui caricano la refurtiva. Questi, tuttavia, non sarebbero quasi mai parcheggiati nelle adiacenze delle case in cui i furti vengono perpetrati, cosi’ da evitare che, nel caso in cui il veicolo sospetto venga notato, si possa subito intercettare i malviventi in azione. Il mezzo arriverebbe solo quando, sistemata già fuori la refurtiva ritenuta interessante, il passaggio è limitato all’operazione di carico e alla fuga. Pochissimi minuti, se non secondi. Il fenomeno è tenuto sotto controllo dai residenti che, attraverso il Comitato Pro Arenella, si aggiornano in un’apposito gruppo social. Nel frattempo, è ripartito il monitoraggio della zona, palmo a palmo, organizzato dai proprietari delle abitazioni. “Da marzo si era registrata una tregua- osserva il presidente del Comitato Pro Arenella, Sandro Caia- Da maggio, invece, una recrudescenza, con sei casi segnalati”. I carabinieri sarebbero, tuttavia, sulle tracce dei responsabili, che sarebbero stati con ogni probabilità individuati. Potrebbe trattarsi di persone già coinvolte in passato in analoghi reati. I militari della stazione di Cassibile, inoltre, avrebbero potenziato il servizio di controllo capillare del territorio, al setaccio con passaggi più frequenti.
(Foto: archivio)