Siracusa. Lotta all’evasione delle tasse locali, avanza Riscontro
A grandi passi verso una sistematica lotta all’evasione delle tasse locali. Siracusa, nelle veste di comune capofila, ieri ha ospitato il workshop intermedio di “Ris.Contr.O”, il progetto della fondazione Ifel dell’Anci per individuare gli evasori e che è già stato applicato con successo in altri enti locali, progetto annunciato dall’Amministrazione nei mesi scorsi.
“Ris.Contr.O” è un percorso di diffusione di buone pratiche in materia fiscale, e all’Urban center di via Nino Bixio si sono ritrovati i rappresentati delle istituzioni che cedono gli strumenti e le loro esperienze e quelli dei comuni che, invece, li acquisiranno. Il piano prevede che questo processo di trasferimento avvenga entro il 30 novembre per poi passare alla fase operativa. “Ris.Contr.O” è finanziato con fondi UE 2014-2020 ma ieri è arrivata anche l’importante notizia che sarà confermato in futuro.
Da una parte del tavolo, nella veste di enti cedenti, c’erano il Dipartimento per gli affari regionali e autonomie della Presidenza del consiglio dei ministri, l’Ifel, il comune di Lucca e l’Unione dei comuni modenesi di area nord; dall’altro i comuni che stanno accogliendo le buone pratiche: Siracusa (capofila), Ascoli Piceno, Firenze, Pescara, Pollica (Salerno), Ugento (Lecce) e Venezia.
Oggetto della discussione è stato il sistema “Semplifisco” messo a punto e perfezionato in questi anni. La buona pratica combina una soluzione tecnologica, costituita da un sistema di aggregazione e analisi dei dati locali e nazionali, nelle disponibilità dei comuni, e una soluzione organizzativa in grado di ridefinire ruoli, responsabilità e operatività degli uffici dell’amministrazione comunale per il contrasto all’evasione fiscale e la riscossione locale dei tributi. Inoltre nascerà una community all’interno della quale tutti gli enti aderenti apporteranno i propri contributi, condividendo o fruendo dei miglioramenti evolutivi e delle esperienze maturate. Per il Comune erano presenti il sindaco, Francesco Italia, il dirigente del settore Tributi, Rosario Pisana, i funzionari dell’Ufficio innovazione, guidati da Giuseppe Di Guardo, che in questi mesi si sono interfacciati con l’Ifel per la messa a punto del sistema antievasione.
“Dopo un lungo percorso iniziato nel maggio dello scorso anno e che noi abbiamo voluto con convinzione – ha detto il sindaco Italia – cominciamo a vedere le possibilità di applicazione dei nuovi strumenti. Individuare chi evade le tasse godendo però dei servizi pagati da altri è un fatto di giustizia sociale e oggi disponiamo di mezzi tecnologici e di informazioni per essere efficaci. I tagli ai trasferimenti da Stato e Regione obbligano i comuni e i cittadini a un maggiore senso di responsabilità specie quando l’evasione, come nel caso della Tari e dei rifiuti, riguarda servizi che incidono sul benessere di tutti”.
“Semplifisco” aggrega oltre 60 banche dati comunali e nazionali, che sono nella disponibilità dei Comuni, per individuare i casi di evasione su tributi locali ed erariali, potenziando la capacità di accertamento, e per gestire le informazioni sui debitori (patrimoni detenuti e aggredibili) e i dati di monitoraggio, potenziando la capacità di riscossione. Con l’evento di ieri è stato possibile analizzare i primi risultati, dopo l’adozione dei comuni della piattaforma tecnologica, e definire il “kit del riuso”, una sorta di cassetta degli attrezzi di “Semplifisco” che consentirà la completa e autonoma adozione della soluzione presso ogni ente.
Nei prossimi mesi il progetto, fino alla sua conclusione fissata il 30 novembre 2019, proseguirà le attività di accertamento a favore degli Enti partner e attiverà le procedure di riscossione grazie al ruolo operativo di affiancamento degli Enti cedenti. Ifel è inoltre impegnata in attività di disseminazione, utili per ampliare la community di enti locali interessati al contrasto all’evasione fiscale e alla riscossione locale.