Siracusa. Rinnovo loculi cimiteriali, il 20 agosto lo scontro finale: “pagare dal 2022”
La querelle sul pagamento del rinnovo delle concessioni per i loculi comunali potrebbe vedere il suo epilogo il 20 agosto. Per quella data è stato convocato il Consiglio comunale, chiamato a pronunciarsi sulle modifiche al regolamento di polizia cimiteriale presentate e proposte dall’opposizione compatta con il sostegno dei cinquestelle. Sarebbero così “garantiti” i voti di 21 consiglieri su 32, tali da poter dare quasi per scontato l’approvazione dei correttivi.
In particolare, si va a toccare quell’articolo che prevede la retroattività del provvedimento. “Un regolamento comunale non può essere retroattivo. E’ da considerarsi in vigore per tutte i loculi dati in concessione dal primo gennaio 1997 e pertanto i primi canoni di rinnovo possono essere richiesti solo a partire dal 2022”, dice Enzo Vinciullo. Una posizione spiegata ieri durante la manifestazione al Pantheon, con accanto Ezechia Paolo Reale e tanti pezzi dell’opposizione in mezzo a circa 300 cittadini che hanno risposto alla chiamata in piazza.
Spostare in avanti nel tempo il pagamento – e il relativo incasso – non metterebbe a rischio i conti del Comune “perchè per legge regionale le entrare devono essere certe e non presunte come in questo caso: qui non si sa neanche quanti loculi effettivamente sono in scadenza”, aggiunge Vinciullo.
Proprio l’esponente del centrodestra prova poi a rispondere alla domanda che molti siracusani si stanno ponendo: pagare o non pagare? “Aspettino il Consiglio comunale di giorno 20 quando saranno votate le modifiche al regolamento. La maggioranza dei consiglieri ha assunto un impegno preciso, dalla parte dei cittadini, Nel frattempo, se hanno la concessione, verifichino i siracusani se in alto c’è un rettangolino rosso con su scritto durata 25 anni. E vedano la data di concessione. A partire da quella data scatta il conto dei 25 anni di validità. In ogni caso, è compito del Comune richiedere il pagamento, indicando il numero della concessione e gli eredi”.