Verso il nuovo Bilancio, Amo Siracusa: “Rateizzazioni per i meno abbienti e convenzioni per la tassa di soggiorno”
Una serie di proposte e considerazioni, in vista dell’analisi del nuovo Bilancio del Comune, da oggi incardinato in consiglio.Il gruppo Amo Siracusa fa una disamina di alcuni aspetti legati alla gestione dei conti di palazzo Vermexio, affrontando tematiche che spaziano dalla tassa sui rifiuti all’imposta di soggiorno. ” I capitoli 1505 e 1660 cui fa riferimento la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani -raccontano Gaetano Favara, Michele Mangiafico e Carlos Torres- ammontano complessivamente nelle previsioni di bilancio 2019 a 30.619.240,37 euro. Trattandosi della voce di entrata dove maggiore risulta essere l’evasione, già tre settimane addietro avevamo fatto notare come all’inizio di luglio il reale incasso del Comune di Siracusa si attestasse intorno al 16%. Venerdì 26 luglio, con l’approssimarsi della scadenza della terza rata, la somma incassata dall’ente è salita a 8.093.116,00 euro, pari al 26,4%. Una percentuale ancora bassa che merita il nostro periodico controllo affinché gli intendimenti dell’Amministrazione comunale non restino sul piano delle intenzioni ma dimostrino efficacia”. Tra le previsioni contenute nella proposta dell’amministrazione comunale nel Documento Unico di Programmazione finanziaria, la volontà di lavorare a “rateizzazioni da concedere per i soggetti che versano in particolari situazioni di difficoltà per ridurre gli evasori totali per indurli gradualmente alla legalità fiscale”. Un aspetto su cui Amo Siracusa ritiene che si possano incontrare “numerosi cittadini che vorrebbero contribuire alle entrate del Comune ma hanno bisogno di un maggior numero di rate per poter sostenere economicamente quanto dovuto”.
Altrettanta attenzione, per Mangiafico, Torres e Favara, va posta sui capitoli di entrata riguardanti le contravvenzioni per infrazioni del codice della strada. “Ci riferiamo ai capitoli 5632, 5672 e 5702 della proposta di bilancio di previsione 2019, che ammontano complessivamente a 7.551.250,00 euro. Alla data del 23 luglio scorso, ci risultano incassi per soli 1.157.911,60 pari al 15,3%. Anche volendo sottrarre all’entrata iscritta in bilancio i crediti di dubbia esigibilità che la Ragioneria ci dice caratterizzino questa voce, l’incasso sale al 32% del previsto a 7/12 esimi dell’anno. Manca, in particolare una politica -argomentano- efficace di perseguimento dei trasgressori non residenti nel Comune di Siracusa e un’azione amministrativa efficiente di gestione del contenzioso. Non vediamo da parte dell’Amministrazione comunale iniziative utili ad invertire la tendenza che emerge dalla nostra analisi del bilancio”. Infine l’imposta di soggiorno. In questo caso, stando alla disamina del gruppo consiliare, “la distanza tra incassato e previsione nel 2018 è molto inferiore perché nel 2018 si contano reversali per 850.874,67 euro pari all’89% di quanto iscritto nella previsione di bilancio. Il punto qui è allargare la platea della posta prevista in bilancio in quanto molte strutture alberghiere non si sono ancora messe in regola con il pagamento dell’imposta. E’ notizia dello scorso 5 luglio, per esempio, quella che due grandi strutture alberghiere cittadine debbono al Comune quasi 400 mila euro. Su questo versante, noi proponiamo due cose: da una parte un collegamento tra il Comune e il portale alloggiati affinché il Comune possa periodicamente scrivere alle strutture di cui ha contezza degli alloggiati ma dalle quali non provengono gli incassi dell’imposta al fine di regolarizzare le posizioni; dall’altra delle convenzioni con le società di trading on line come già avvenuto in altre città italiane affinché il Comune riceva l’imposta direttamente da queste società al momento della prenotazione e le società trattengano al posto del proprietario dell’alloggio quanto previsto per il pagamento dell’imposta”.