Siracusa. Pinocchio ai tempi di Whatsapp, spettacolo-esperimento per parlare di anima
(CS) “Come si può sedare il dolore di tante anime senza sogni? Che colmano le solitudini reali con smile virtuali”? Sono questi alcuni dei quesiti che, commossa come una madre, consapevole come professionista, Daniela Lucangeli, psicologa, esperta dei problemi del neuro-sviluppo, ha rivolto, indossando le vesti di Fata Turchina, alla platea dell’Urban center, dove è stato messo in scena “Pinocchio ai tempi di Whatsapp”. Un’opera teatrale inedita, sceneggiata dall’esperto di Epigenetica Ernesto Burgio. Una pièce teatrale, diretta da Carlo Gilistro, magistralmente riuscita, nonostante le poche prove e i pochi mezzi impiegati per rappresentarla. Un cast d’eccezione: gli stessi relatori del convegno “Prevenzione non a parole”, che si concluderà oggi, Luca Vullo nei panni del burattino più famoso di tutti i tempi ed Edda Cancelliere, che ha dato voce al Grillo parlante.
Sul palcoscenico le promettenti ballerine, coordinate da Ivan Bottaro, che ha proposto accattivanti coreografie sull’iperdigitalizzazione, le tematiche ambientali, la corrente degli Anonymus. Tutti di grande effetto, tanto da scatenare gli applausi del pubblico. Le musiche, sia gli arrangiamenti, sia gli inediti sono stati affidati al maestro siracusano Antonio Canino.
Un copione promosso dal pediatra siracusano Carlo Gilistro come un grido d’allarme, per indurre i genitori ad aiutare i loro figli, bambini ed adolescenti, a non perdere l’essenza della vita, intrappolati nei meandri della rete, che da apportunità, per alcuni, si è trasformata in schiavitù, reale. Ancora una volta la scienza usa l’arte come veicolo di informazione capace di lasciare “impression” , ma soprattutto insegnamenti, nel pubblico.