Siracusa. Randagismo, Burti dice no al nuovo canile: “Sterilizzazioni e adozioni”
Potrebbe cambiare radicalmente l’idea di gestione del fenomeno del randagismo a Siracusa. Il nuovo assessore al ramo, Cosimo Burti sembra avere un’idea differente rispetto alle strade ipotizzate negli scorsi mesi e rimaste, ad ogni modo, in sospeso. Burti , prima di illustrare la sua idea a tutti coloro hanno, in un modo o nell’altro, voce in capitolo, sta completando il giro degli uffici legati alle rubriche di sua competenza. Ci sono stati degli avvicendamenti, dei pensionamenti, ci sono anche dei trasferimenti in vista. Per questo servirà qualche settimana prima di avere una visione definitiva del personale con cui interfacciarsi. Una cosa sembra, tuttavia, certa. Il nuovo assessore intende abbandonare la strada della realizzazione del nuovo canile comunale di contrada Carancino, su cui puntava, invece, il suo predecessore, Fabio Granata. Che sia contrario all’apertura di nuove strutture che rischiano di trasformarsi in “lager” lo ha dichiarato subito dopo il suo insediamento in maniera chiara. Propende, piuttosto, per un lavoro serissimo sul versante delle sterilizzazioni, non solo dei cani randagi, ma anche e soprattutto sul versante di quelli che sono di proprietà ma che non vengono gestiti a dovere, tanto da arrivare a cucciolate e abbandoni. L’area di contrada Carancino, acquisita dal comune con un costo simbolico di tre euro, potrebbe, tuttavia, essere utilizzata in maniera alternativa.