Siracusa. Asili nido, l’assessore Coppa difende il bando: “no generosità verso i privati”

 Siracusa. Asili nido, l’assessore Coppa difende il bando: “no generosità verso i privati”

“Sono onestamente molto sorpreso dalla reazione dei sindacati al bando per la gestione degli asili nido”. L’assessore comunale Pierpaolo Coppa non nasconde lo suo stupore. Se da una parte comprende, nel gioco delle parti, la posizione assunta delle cooperative, non serve giustificazione alcuna ai sindacati che hanno definito il bando preparato dal Comune di Siracusa “immorale”.
“Abbiamo lavorato ad un servizio che guardi in primo luogo ai bambini ed al loro benessere. Ma al tempo stesso abbiamo prestato grande attenzione alla dignità dei lavoratori coinvolti”, dice l’assessore spiegando i motivi del suo stupore per le accuse piovute dalle sigle sindacali di categoria. “Senza entrare in tecnicismi, è previsto un numero di ore di lavoro ed una retribuzione calcolata come previsto dai contratti nazionali. Mi chiedo, allora, cosa è immorale? Non era immorale pagare il vuoto per pieno? O non lo era quando c’era un prezzo, dal mio punto di vista, troppo generoso?”, argomenta Coppa.
“Il Comune di Siracusa investe per ogni bambino 600 euro al mese. Troppo secondo le autorità di controllo che continuamente ci invitano a rivedere quella cifra perchè eccessiva. Eppure i sindacati ci rimproverano di spendere poco. Invito tutti a pensare in primo luogo ai bambini, per i quali il servizio è studiato. E’ quello che facciamo, seguendo precisi standard regionali che impongono un educatore ogni otto bambini e non più di un ausiliario ogni 13 bambini. Questo è il servizio base regionale”.
Sindacati e cooperative sociali chiedono modifiche al bando. Sul punto, però, non paiono esserci margini. “Se vogliono che il servizio nido non parta mai, possiamo discutere di modifiche per settimane. Qui però alcune cose dobbiamo puntualizzarle. Il servizio viene svolto da privati ma in strutture di proprietà comunale. Abbiamo stanziato 250mila euro per la manutenzione straordinaria dei 7 asili nido comunali. Paghiamo le utenze delle strutture. Con umiltà, non avremo fatto il bando perfetto per antonomasia ma di sicuro abbiamo curato gli interessi della collettività. Le risorse pubbliche cerchiamo di spenderle secondo criteri di economicità e di non essere generosi con i privati. Questo è il tema”.
Ma le polemiche non si arrestano. La consigliera di opposizione, Cetty Vinci,con una interrogazione ha chiesto perchè i posti disponibili col nuovo bando siano soltanto 288, il 24% in meno rispetto a quelli (376) dell’anno scorso. Chiede anche di sapere anche come mai nel capitolato sia prevista la sola apertura di dieci mesi all’anno, in contrasto col vigente regolamento comunale degli asili nido, che ne prevede undici e perché l’eventuale apertura di un ulteriore mese sia posta come risorsa onerosa che graverà sulla gestione, oltre al costo obbligatorio di un coordinatore ed altri servizi richiesti.
La consigliera comunale Vinci vuole inoltre sapere se si ritiene sufficiente l’importo di 1,08 al giorno per ogni bambino per tutte le spese relative alla gestione, che includono : l’acquisto dei prodotti di pulizia, le spese del giardinaggio, la manutenzione ordinaria, le spese telefoniche, l’eventuale flessibilità oraria che consentirebbe l’apertura pomeridiana, i pannolini, i prodotti per l’igiene intima e per ultimo ma certamente primo in ordine d’importanza il cibo dei bambini e se sia stato calcolato correttamente il costo orario del personale, alla luce del nuovo ccnl, che già prevede ulteriori progressioni economiche a partire da novembre 2019 e mesi successivi.
Nella sua interrogazione la Vinci chiede se i requisiti economici e tecnici richiesti alle ditte partecipanti siano sufficientemente in grado di garantire un elevato standard qualitativo, essendo state fissate addirittura a solo un decimo del valore di ogni lotto ed infine se siano stati acquistati arredi con i fondi Pac del governo nazionale per la struttura di via Svizzera e come vengono utilizzati attualmente detti arredi.

 

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