Le Iene e l’ordinanza anti-blocchi: l’ex prefetto si defila. Ma quegli operai non sono tutti operai
“Sono in pensione, non sono più prefetto di Siracusa”. Con tono cordiale, prova così ad evitare l’attacco delle Iene l’ex prefetto, Luigi Pizzi. Silvio Schembri, inviato della trasmissione di Italia 1, lo raggiunge in cerca di chiarimenti sui rapporti tra Salvini (e la Lega) e i russi, passando per il caso della famigerata ordinanza che dallo scorso mese di maggio ha vietato i blocchi alle portinerie della zona industriale siracusana. Pare, secondo alcuni documenti finiti sui media, forse anche dietro pressione dei russi.
Prima pacato, Pizzi difende il provvedimento (“era un’ordinanza necessaria”) ma quando le domande si fanno più serrate e paiono disegnare una sorta di trama che da Siracusa punta a Roma e poi a Mosca, cambia atteggiamento. E allontanandosi a brutto muso chiama col telefonino le forze dell’ordine perchè importunato dall’inviato de Le Iene.
Nel servizio, in parte, realizzato anche a Siracusa, viene intervistato un sindacalista e – davanti alle portinerie della zona industriale – un gruppo di persone indicate come operai Lukoil. Tra loro però si sono sindacalisti (appartenenti alla stessa sigla), lavoratori di altre vertenze non industriali e alcuni operai dell’indotto. “Non sapevamo avrebbero messo la scritta operai Lukoil”, si giustificano. Per la cronaca, l’ordinanza anti-blocchi è scaduto il 30 settembre e non è stata prorogata.
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