Siracusa. Asili nido, Cetty Vinci: “Gravissimo ritardo e meno posti disponibili”

 Siracusa. Asili nido, Cetty Vinci: “Gravissimo ritardo e meno posti disponibili”

“Gravissimo il ritardo nell’apertura degli asili nido in città”. La consigliera comunale Cetty Vinci interviene sulla vicenda che riguarda le strutture dedicate ai bambini da 0 a 36 mesi, alla luce delle risposte ottenute dopo avere presentato una specifica interrogazione. “Come è noto-ricorda-  le domande di iscrizione agli asili nido, secondo la normativa regionale, scadranno solo il 31 ottobre e non c’è alcun dubbio che il gravissimo ritardo nell’apertura (ancora oggi è incerta la data esatta di inizio) abbia comportato una comprensibile contrazione che il prossimo anno, invece, non avrà motivo di verificarsi.Eppure il numero massimo di bambini che potranno accedere alle strutture comunali rimarrà invariato, proprio mentre il governo nazionale ha annunciato che dal settembre del 2020 gli asili nido saranno gratuiti per pressoché tutte le famiglie”. Vinci giudica “miope e in palese contraddizione con la necessità di contrastare la crisi demografica, la scelta adottata dall’Amministrazionedi ridurre i posti disponibili negli asili.
Peraltro – prosegue la consigliera Vinci – continuo a ritenere che il costo orario del personale non sia in linea col nuovo ccnl di settore, anche alla luce degli adeguamenti salariali già sanciti e in corso di applicazione; lo stesso livello di riferimento considerato nel bando risulterebbe difforme rispetto al ruolo degli educatori professionali.
Il capitolato, oltre spese per pasti, manutenzione, pulizia, igiene, giardinaggio, arredi (che rimarranno alla fine di proprietà del Comune), pone a carico dell’impresa aggiudicataria anche la non indifferente spesa per il coordinatore pedagogico e tutto ciò per un totale di meno di 30 euro mensili a bambino. Altri costi appaiono  inseriti inappropriatamente nel progetto qualitativo, come ad esempio quelle relative alla prestazione di ulteriore personale, all’integrazione oraria e, incredibilmente, financo per rispettare quanto previsto dal regolamento comunale, che stabilisce l’apertura garantita per undici mesi; l’Amministrazione chiede al gestore di assicurare l’undicesimo mese, non contemplato nel bando”.

 

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