Siracusa. La parola chiave del 2020: riqualificare. Nove interventi da 13 milioni di euro
Il cronoprogramma consegnato agli uffici è chiaro: dal 2 gennaio, subito a lavoro per mandare in gara prima possibile i lavori dei progetti del Bando Periferie. Si tratta di 9 interventi che, nei piani di Palazzo Vermexio, “cambieranno il volto di Siracusa”. Dalla Borgata a Grottasanta, dalle “periferie geografiche” alle periferie “sociali”. I progetti prevedono una massiccia riqualificazione delle aree interessate (strade, parcheggi, arredo urbano), realizzando infrastrutture e servizi.
Nei giorni scorsi la notizia della concessione, da parte della Cassa depositi e prestiti, dei mutui bancari necessari per far partire i lavori. Si tratta di circa 13 milioni di euro: il mutuo sarà restituito con una partita di giro man mano che i lavori saranno conclusi, rendicontati e le somme accreditate dallo Stato. A carico del Comune di Siracusa la “sola” quota di compartecipazione, pari a circa 4,5 milioni.
Il primo intervento a partire, nei primi mesi del 2020, sarà quello che riguarda Mazzarrona. In questo senso, chiara è stata l’indicazione del sindaco Francesco Italia e dell’assessore Rita Gentile. Il progetto, già esecutivo, riguarda il recupero della scuola di via Algeri, la realizzazione di un parco diffuso per sport e gioco, un’area da destinare a orti di comunità, un progetto di catalogazione dei beni storico-architettonici e laboratori per una economia sostenibile a servizio del quartiere.
A cascata, toccherà agli altri interventi. Come quello, ad esempio, che interessa via Piave. La principale strada commerciale del quartiere Santa Lucia viene pensata come il cuore di un centro commerciale naturale, data la consistente e storica presenza di punti vendita. Il progetto prevede la riorganizzazione della mobilità veicolare e pedonale con l’ampliamento dei marciapiedi e la razionalizzazione degli spazi destinati alla sosta delle auto. Cambio anche nei sensi di marcia e negli attraversamenti pedonali, eliminando le barriere architettoniche.
La via Piave del futuro (i lavori potrebbero cominciare nella seconda parte del 2020) è immaginata con dehors a corredo ed elementi di arredo urbano come alberi e panchine, segnaletica di informazione e orientamento, punti di deposito acquisti e raccolta dei carrelli.
Da una zona commerciale all’altra: via Tisia/via Pitia. Il progetto, anche in questo caso esecutivo e con tutti i pareri, prevede spazi ragionati per i pedoni ed i commercianti, limitando l’impatto delle auto e del parcheggio in doppia fila. Marciapiedi, piazze, rotatorie, panchine, verde pubblico ed altri elementi di arredo urbano per rivoluzionare quell’area. E persino un grande posteggio alle spalle di largo Dicone.
Nella lista ci sono anche l’ex cintura ferroviaria di via Agatocle; l’area di piazza Euripide fino allo sbarcadero Santa Lucia; il porto Piccolo.
in foto: una scheda di progetto sulla riqualificazione di via Piave