Vertenza Fortè, sciopero ad oltranza e scritte sulle saracinesche. "Intervenga il prefetto"

 Vertenza Fortè, sciopero ad oltranza e scritte sulle saracinesche. "Intervenga il prefetto"

E’ ancora senza soluzione la vertenza regionale dei lavoratori del gruppo Fortè. Ripreso questa mattina lo sciopero ad oltranza nei punti vendita siracusani di Noto, Pachino, Canicattini e Siracusa. I circa 20 dipendenti hanno incrociato le braccia. Sulle saracinesche, apparse scritte contrarie alle ultime mosse dell’attuale proprietà che fa riferimento all’imprenditore catanese Nino Pulvirenti. “Inverosimile la situazione. Da ieri si è sparsa la voce su presunti favoritismi verso alcuni lavoratori che avrebbero ricevuto un acconto sulle spettanze pregresse e sulla quattordicesima, discriminando di fatto tutti gli altri. Addirittura pare che in alcuni punti vendita della Sicilia occidentale siano stati autorizzati i lavoratori a prelevare l’incasso delle giornate. Storie inaccettabili, con una proprietà assente e livelli di esasperazione portati al limite”, denuncia il segretario provinciale della Filcams, Alessandro Vasquez.
“Temiamo che la vertenza potrebbe avere anche ripercussioni di ordine pubblico e ci riserviamo qualsiasi iniziativa volta alla tutela dei lavoratori. Non servono elemosine, serve un piano serio di rientro delle spettanze che ammontano ad oltre sei mensilità. Non si può lavorare gratis. Se ancora un barlume di direzione aziendale esiste, pretendiamo di essere convocati immediatamente dopo l’udienza al tribunale di Ct di giorno 7 e che questa riunione venga svolta presso gli organi di competenza, anche al fine di contrastare ulteriori comportamenti poco chiari della proprietà. Le Prefetture di competenza si occupino seriamente del problema sociale”, aggiunge a muso duro Vasquez.

 

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